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Lo scoppio, avvenuto in piazzale Libia, sarebbe stato causato da una fuga di gas. I residenti hanno percepito un "boato pazzesco". L'ingresso della palazzina è bloccato dalle macerie
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Un fortissimo boato ha fatto tremare i palazzi a Milano, in piazzale Libia, intorno alle 7. Si tratterebbe di un'esplosione avvenuta in un appartamento, forse per una fuga di gas. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118 con molte ambulanze. Nove persone sono rimaste ferite, di cui una in modo grave. Chi abita in zona racconta di aver percepito "un'esplosione fortissima".
L'esplosione ha coinvolto il piano terra e i primi tre piani di una palazzina al civico 20. Alcuni dei feriti sono stati curati a bordo delle ambulanze.
La persona rimasta ferita gravemente, un trentenne ucraino, si trovava nell'appartamento al piano terra dove è avvenuto lo scoppio e ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo. L'uomo è stato trasportato in codice rosso all'ospedale Niguarda. Lo ha riferito Areu, spiegando che sarebbero una cinquantina gli abitanti del condominio e che dall'esplosione al piano terra si sarebbe poi sviluppato un incendio che avrebbe coinvolto il primo piano.
Molta gente si è riversata in strada sia dal condominio dove si è verificata l'esplosione sia da quelli circostanti. Al piano terra si vede chiaramente l'ingresso squarciato dallo scoppio, con all'interno le macerie, e le finestre danneggiate fino al terzo piano. Non riuscendo a evacuare i residenti dal portone, i vigili del fuoco si sono visti costretti ad adoperare le loro scale per farli scendere dai piani superiori.
All'interno del palazzo si sono verificati una serie di crolli di muri interni e non strutturali. I vigili del fuoco hanno avviato le ricerche di alcune persone che probabilmente si sono allontanate dalla zona al momento della deflagrazione.
Le testimonianze: "L'onda d'urto ha spostato la mia auto" - "Passavo in auto quando c'è stata l'esplosione, l'onda d'urto mi ha spostato di un metro". E' una delle testimonianze raccolte dalle autorità. "Mi ero svegliata da pochi minuti e stavo per versare il caffè, per il botto mi sono spaventata così tanto che mi è scappata dalle mani la caffettiera", ha invece riferito una studentessa che abita in uno dei palazzi di fronte che affacciano sulla grande piazza, ora completamente occupata da mezzi dei soccorsi, da residenti e curiosi. "Sono uscito subito sul balcone, mi hanno colpito molto quei secondi di silenzio subito dopo il boato - ha ricordato il condomino di un palazzo adiacente -. Poi sono iniziate le urla e poco dopo le prime sirene. Da lontano ho visto un ragazzo messo male, credo fosse quello che poi è stato ricoverato e che ora è grave".
Un egiziano: "Ho soccorso il ferito e chiuso il gas" - "Alle 7:15 passavo col mio furgone e ho sentito l'esplosione, un urto fortissimo, c'erano le tapparelle saltate. Mi sono precipitato dentro e ho soccorso un ragazzo, l'ho avvolto in una coperta bagnata e l'ho portato fuori. Poi ho chiuso il gas". E' il racconto di Aly, l'uomo egiziano che ha soccorso per primo il 30enne ucraino ferito gravemente.