Palazzo Marino minaccia un aumento dei ticket di trasporto pubblico dal 1 gennaio 2019 per sopperire la mancanza di fondi regionali e statali
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Il Comune di Milano sta valutando l'ipotesi di aumentare di 50 centesimi il biglietto per i mezzi pubblici forniti da Atm. Il costo del ticket per tram, bus e metropolitane potrebbe salire dagli attuali 1,5 euro a 2 euro ma soltanto dal 1 gennaio 2019. A dare l'annuncio è stato il sindaco Giuseppe Sala che, al termine della riunione della giunta comunale di Palazzo Marino, ha commentato: "L'aumento avverrebbe dopo 7 anni e mezzo di prezzo stabile. Abbiamo ancora un anno di tempo". L'eventuale aumento interesserà anche gli abbonamenti. Previste invece riduzioni e sconti tariffari per anziani, bambini e fasce deboli.
Quello di Sala è stato un messaggio destinato soprattutto al governatore lombardo Roberto Maroni: "Èla regione che si deve far sentire dal governo".
Come ha spiegato il sindaco, "il trasporto pubblico costa a Milano 826 milioni all'anno. Le tariffe di biglietti e abbonamenti valgono 390 milioni e il residuo dovrebbe arrivare dai contributi stanziati governo attraverso la Regione. In questi ultimi anni Milano ha continuato a investire nel Tpl, aumentando chilometri e infrastruttura, ma i fondi sono rimasti stabili, anzi ridotti. La Regione non è riuscita in questi anni a farsi riconoscere dal governo lo sforzo fatto su questo fronte. Di fatto non c'è nessuno stimolo a investire sul Tpl. Le regioni come la Lombardia che hanno lo hanno fatto, non hanno avuto nessuna incentivazione o premio".
Sala, insomma, ha chiesto più risorse statali da stanziare per il trasporto pubblico di Milano: "Pensiamo di meritarlo perché a differenza di altre città abbiamo investito molto. E se a Milano se si vuole investire sul trasporto pubblico, bisogna farlo soprattutto sulle metropolitane, che sono mezzi fantastici ma costano parecchio. Non ci sono altre vie, non possiamo aggiungere autobus e tram".