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Il candidato sindaco Mauro Festa: "Il giornalista ha dichiarato di aver avuto rapporti con una bambina eritrea di 12 anni, la showgirl è un personaggio migliore"
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Il candidato sindaco di Milano per il Partito Gay, Mauro Festa, ha chiesto che il parco attualmente dedicato a Indro Montanelli venga intitolato a Raffaella Carrà. "Che il Comune dia lustro a un pedofilo, perché è di questo che si tratta anche se non lo si dice mai apertamente, è semplicemente scandaloso - ha detto Festa -. La Carrà è invece un personaggio migliore, Milano ha bisogno di simboli che richiamino valori di umanità, positività e inclusività".
Nel cuore della zona arcobaleno di Milano - ha spiegato Festa - è necessario un simbolo riconoscibile per la comunità Lgbt e che rappresenti un messaggio chiaro del Comune per veicolare ideali e principi che dice di sposare, ma, per ora, solo a parole".
"Ma questo non è l'unico motivo della richiesta - ha aggiunto -. Già nel 2019, erano nate numerose e aspre polemiche circa la statua di Indro Montanelli, sita proprio nel parco e ne era stata proposta la rimozione da associazioni femministe e Lgbt".
"Com'è risaputo, lo storico giornalista italiano ha dichiarato apertamente di aver acquistato e avuto rapporti sessuali con una bambina eritrea di 12 anni durante il periodo colonialista fascista e non ha mai rinnegato la legittimità del suo comportamento, anzi, lo ha sempre giustificato. Il valore di Montanelli come giornalista sarà pure indiscusso - ha concluso -, ma i suoi valori morali non possono e non devono essere taciuti e, anzi, premiati con riconoscimenti pubblici".
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