Il prefetto: "E' una decisione che ho preso in autonomia. Nessun accordo con il commissario Sala". Ira del governatore Maroni: "E' inaccettabile"
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La Prefettura di Milano sta valutando l'ipotesi di utilizzare una parte delle aree di Expo per garantire accoglienza ai migranti in arrivo. Al momento non sono ancora note le modalità di gestione della cosiddetta "emergenza profughi", ma si presume che la collocazione potrebbe avvenire nel campo base dell'ex esposizione universale. I tempi di permanenza dei migranti dovrebbero essere minimi e le strutture saranno gestite dalla Croce Rossa.
Ira di Maroni: "Sono contrario, è inaccettabile" - "Confermo la mia totale contrarietà a questo insediamento", ha commentato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Se fosse vero che un'ottantina di profughi saranno inviati sul sito dell'Expo, ha detto, "non sarebbe una cosa accettabile".
"Approfondire il ruolo del commissario Sala" - "Io - ha proseguito - so di una lettera che sarebbe stata mandata alla società Expo, nella quale si dice che in merito ci sarebbe stato un accordo con l'ex commissario Giuseppe Sala. Se così fosse, sarebbe ancora più grave, perché lui non poteva decidere senza coinvolgere il Consiglio di amministrazione e, vista la delicatezza della questione, senza informare il presidente della Regione".
Prefetto di Milano: "Uso campo base Expo è una mia decisione" - "Questa è una mia decisione autonoma e mi assumo tutte le responsabilità delle decisioni che prende", ha però chiarito il prefetto di Milano Alessandro Marangoni. A margine di un incontro in Regione Lombardia, Marangoni ha aggiunto che "non è assolutamente" una scelta ereditata dalla gestione del commissario Sala.
"Si tratta - ha aggiunto - del campo base di Expo, abbondantemente fuori d'area del sito, dove state ospitate le maestranze e le forze di polizia. In questo momento è uno spazio quasi tutto libero, adatto a questa necessità e per questo ho deciso di guardare a questa decisione che, sottolineo, è temporanea".
Sala a Maroni: "Nessun accordo con me su rifugiati" - A stretto giro è arrivata anche la replica dello stesso Sala a Maroni. "Non c'è stata nessuna mia decisione", ha dichiarato. "Meglio sarebbe stato che Maroni avesse fatto prima le sue verifiche - ha sottolineato il candidato sindaco del centrosinistra a Milano -, magari sentendo il rappresentante della Regione Lombardia nel Cda di Expo 2015. Ma forse mi chiama indebitamente in causa solo per fare un po' di baccano elettorale".