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Lo scrittore: "Salvini si sta preoccupando moltissimo. Un caffè con lui? No, me lo avvelenerebbe"
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A Milano la pioggia non ha fermato le "Sardine". Piazza del Duomo è stata infatti riempita da 25mila manifestanti che hanno deciso di prendere parte all'iniziativa, per la prima volta organizzata nel capoluogo lombardo. Sul palco, oltre a momenti di musica, si sono alternati attori che hanno recitato alcuni articoli della Costituzione. La folla ha quindi scandito lo slogan: "Milano non si lega".
Gli organizzatori hanno lanciato un appello ai partecipanti affinché portassero scatole di sardine, che al termine della manifestazione saranno donati alla onlus Pane Quotidiano, che ogni giorno distribuisce oltre 3mila pasti caldi gratuitamente.
Gli organizzatori: "Il nostro pensiero non è manipolato" Sono 25mila, secondo una stima degli organizzatori, le persone che si sono ritrovate in piazza Duomo per la manifestazione delle Sardine. Sul palco ha preso la parola anche Mattia Sartori uno dei fondatori dell'iniziativa, che ci ha tenuto a chiarire come "il nostro pensiero non è manipolato. Non c'è nessuno dietro di noi nonostante ogni giorno qualcuno cerchi di dividerci, ma noi in risposta saremo ancora di più nelle piazze". Poi ha lanciato un messaggio alla politica: "si deve dialogare con la politica ma non con chi ha disintegrato il tessuto sociale per una manciata di voti. - ha concluso -. Basta strumentalizzare gli ultimi per una manciata di voti, basta fare politica sulla pelle dei più deboli".
Saviano: "Non è una piazza contro, ma per i diritti" "Questa piazza non deve essere una piazza solo contro, ma sta andando verso la difesa dei diritti che sono prima di ogni cosa. Le Sardine impediscono l'erosione della democrazia". Lo ha detto Roberto Saviano, salutando le Sardine in piazza Duomo. "Questa piazza è bellissima perché non c'è nessun leader, nessuna volontà di dire vaffa o di fare rottamazioni - ha aggiunto - ma questa è l'Italia che ha voglia di incontrarsi e ragionare".
"Prendere un caffè con Salvini? No, me lo avvelenerebbe" "Prendere un caffè con Salvini? Non credo, lui non vorrebbe. Al massimo me lo avvelenerebbe", ha detto ancora Saviano. "Salvini credeva di essere riuscito a scoraggiare l'opposizione con i numeri e inventando sui social balle che anche a sinistra non riuscivano a smentire, ma ora si sta preoccupando moltissimo", ha aggiunto.