RAPITA E TORTURATA

Milano, modella svedese sequestrata e stuprata per sei mesi: liberata dai CC

L'aguzzino, di 42 anni, era uscito di prigione nel 2013 dopo una condanna per un identico episodio ai danni di un'altra ragazza

23 Mar 2015 - 17:49
 © -olycom

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Una modella svedese 23enne è stata liberata dai carabinieri di Sesto San Giovanni, nel Milanese, dopo essere stata sequestrata, picchiata, torturata e stuprata per sei mesi. L'aguzzino, il 42enne Claudio Rossetto, di Cinisello Balsamo, uscito di prigione nel 2013 dopo una condanna per un identico episodio ai danni di una ragazza di 18 anni, è stato arrestato. La giovane è ora ricoverata in ospedale, sotto shock e denutrita.

La giovane è arrivata in Italia a settembre per lavorare nel mondo della moda (aveva appena partecipato a Miss Svezia) ed è stata contattata su Facebook dallo stupratore che, spacciatosi per fashion manager con vari agganci nel Milanese, le ha promesso servizi fotografici e passerelle.

Dopo averla incontrata e convinta della sua buona fede, l'uomo l'ha corteggiata fino a convincerla a seguirlo nel suo appartamento: "Sembrava così dolce, ha promesso di sposarmi", ha raccontato la giovane ai poliziotti. Ma proprio nella casa di Rossetto sono iniziati i mesi di botte, minacce, torture e stupri, ai quali la 23enne non ha saputo opporsi temendo per la propria vita. Dopo averle distrutto il telefonino, l'uomo la costringeva a telefonate settimanali ai familiari sotto stretto controllo e minacce per non farli insospettire.

Quando la ragazza è stata salvata dai carabinieri, chiamati da un vicino che credeva di essere testimone di una lite in famiglia, non è stata in grado di parlare per ore, tanto era forte il suo grado di shock. Accompagnata in ospedale, attende ora l'arrivo della sua famiglia dalla Svezia.

Rossetto, che nel 2008 aveva legato, picchiato, frustato e stuprato una 18enne bielorussa residente a Lecco, scontando per questo episodio una pena di quattro anni di reclusione, è stato arrestato per violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni aggravate e continuate.

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