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Le famiglie omogenitoriali, "ospitate" dal trenino in testa al corteo, dall'evento meneghino hanno rilanciato la loro battaglia per il riconoscimento dei figli, dopo la sentenza del tribunale di Milano
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La manifestazione del Pride 2023 di Milano è stata aperta da Famiglie Arcobaleno e Arcigay. Le famiglie omogenitoriali, "ospitate" dal trenino in testa al corteo, partito da Piazza della Repubblica e arrivato all'Arco della Pace, dall'evento meneghino hanno rilanciato la loro battaglia per il riconoscimento dei figli, dopo la sentenza di venerdì del tribunale di Milano. Al corteo milanese ha preso parte anche la segretaria del Pd Elly Schlein. Secondo quanto stimato dagli organizzatori, le persone che hanno parecipato all'evento sono oltre 300mila. Sul palco allestito all'Arco della Pace si sono susseguiti gli interventi degli esponenti della comunità Lgbtq+ e delle istituzioni.
In tutto hanno sfilato circa una trentina di carri, di aziende che sostengono il Pride ma anche di partiti politici come il Pd, il Movimento 5 stelle, +Europa, Sinistra italiana. Presente anche la Cgil. Sul carro del Pd sono apparsi volantini con la scritta "Se per caso cadesse il governo io mi sposto un po' più in la'". E il premier Giorgia Meloni in un altro carro è stata ritratta come una delle protagoniste della serie Tv The Handmaid's Tale, con la scritta 'Prejudice' (Pregiudizio). Non sono mancati anche i riferimenti ironici alla grande letteratura. A 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, un carro da Lecco, che è l'ambientazione iniziale dei Promessi Sposi, è atato dedicato a Renzo e Lucio.
"L'amore non si annulla in tribunale": è la scritta visibile su uno striscione affisso dalle Famiglie arcobaleno sul proprio carro. Il riferimento è alla sentenza del Tribunale di Milano che ha annullato la trascrizione di un atto di nascita di un figlio avuto da due padri all'estero con la maternità surrogata.
"Sicuramente è un anno che ha riportato sulla cronaca l'emergenza Lgbt+ e i diritti delle minoranze. Quest'anno più di sempre ci ricordiamo che il Pride è un atto politico, una manifestazione di orgoglio e visibilità per la nostra comunità. Oggi più che mai è importante esserci, non staremo nell'ombra". Così Alice Redaelli presidente Cig Arcigay Milano, al Pride Milano. "La cronaca - ha aggiunto - ci restituisce un panorama preoccupante per migliaia di bambini che vanno a scuola, hanno amici e hanno diritto a una vita serena". "La strumentalizzazione del governo sulla Gestazione per altri - ha concluso - è ideologica, un'omofobia malcelata. Alla Gpa ricorrono per l'80% coppie eterosessuali. Il fatto che se ne parli solo in contesti Lgbt+ vuol dire che forse il problema per queste forze reazionarie è che ci siano due mamme e due papà, non tanto la pratica in questione".
Questo Pride di Milano "chiama ancora più l'orgoglio nel continuare a lottare per il pieno riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt. Siamo in pericolo di regressione sui diritti, non solo in Italia con questo governo, ma anche in Europa". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein.
"Continueremo a batterci per il pieno riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali anche alla luce di queste decisioni che piovono come sassi su queste famiglie, sui loro legami, soprattutto su questi bambini", ha proseguito la leader dem. "Continueremo a batterci per le adozioni, è ancora più forte la partecipazione, ci saremo con i nostri corpi per affiancare portare avanti questa battaglia". Schlein ha poi aggiunto: "Vedere piazze così partecipate dall'onda Pride è un motivo di speranza, di orgoglio, di continuare ad andare avanti. Il Pd sarà in tutti i luoghi dove si difendono i diritti e si chiede una legge contro l'odio".