A SAN GIULIANO MILANESE

Milano, dottoressa minacciata: "Con la pistola alla testa ho pensato di morire"

Parla Beatrice Tagliavini, il medico aggredito nel suo studio davanti a una paziente

24 Lug 2024 - 10:12
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Con una pistola puntata alla tempia, una dottoressa è stata rapinata da due persone nel suo ambulatorio a San Giuliano Milanese. I due rapinatori hanno, poi, svaligiato l'intero studio, portando via anche la sua borsa e quella dell'unica paziente presente. "Mi è sembrato un incubo, ho pensato di morire, mi ha detto 'ti ammazzo, sono armato' racconta la dottoressa, Beatrice Tagliavini, rivivendo quel "minuto di terrore".

"Avevo quasi finito - racconta - la porta dell'ambulatorio era già chiusa. Loro hanno suonato. La paziente ha aperto, è tornata da me e mi ha detto 'ci sono due tipi strani'. Mentre mi avvicinavo, uno ha alzato la mano con una pistola e me l'ha puntata a una tempia e ha iniziato a premere contro la mia testa sempre di più". 

"Sono indietreggiata - prosegue la dottoressa Tagliavini -, uno dei due mi ha spinta verso il mio tavolo e con la pistola alla testa continuava a dirmi, costantemente urlando, 'ti ammazzo'. Io sono stata muta. Ho solo detto 'non c’è nulla da prendere' e mi ha compresso ancora di più la pistola alla testa. Anche la paziente è stata zitta".

Un medico presente ha dichiarato di "non averli mai visti, uno è un nordafricano e parla bene italiano, l'altro non l'ho visto bene". I due hanno arraffato quanto c'era, i gioielli che le due donne indossavano, i portafogli, i telefonini oltre a documenti, ricettari e timbri. Poi la fuga.

La dottoressa e paziente non hanno potuto fare altro che chiedere aiuto, urlando da una finestra e i vicini hanno chiamato il 112. Le indagini sono affidate ai carabinieri che indagano sull'accaduto attraverso anche le immagini recuperate delle telecamere di sorveglianza presenti lungo il percorso fatto dai rapinatori.

La dottoressa intanto ha preferito riprendere servizio quasi subito: "Sto lavorando come al solito - conclude - altrimenti penso troppo".

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