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Milano, rapper attacca gli agenti a un controllo: "Che volete? Sono Baby Gang"

Il giovane si è rifiutato di consegnare i documenti e, dopo una colluttazione, si è dato alla fuga. Denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre che per violazione del "foglio di via" 

12 Apr 2022 - 15:19
 © Ansa

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"Che c... volete? Io sono Baby Gang". Il rapper milanese ha risposto con arroganza e prepotenza ai poliziotti che stavano procedendo a un'operazione di controllo e di identificazione su di lui e sull'amico in sua compagnia. Il giovane, fermato a bordo di uno scooter T-Max guidato dall'altro, si sarebbe rifiutato di fornire i documenti rivolgendosi ai poliziotti con epiteti ingiuriosi e toni strafottenti. L'operazione, eseguita a pochi metri da piazzale Loreto, è sfociata in una colluttazione tra gli agenti e i due giovani, fino alla fuga di Baby Gang

Arrestato l'amico - L'uomo che era con il rapper, un 21enne con precedenti, è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre il rapper è riuscito a dileguarsi ed è stato denunciato per gli stessi reati oltre che per violazione del "foglio di via" da Milano. I due agenti hanno riportato escoriazioni ed ecchimosi giudicate guaribili in sette giorni. 

L'arresto e la scarcerazione - L'amico arrestato sarà processato per direttissima. Il rapper (vero nome Zaccaria Mouhib) era stato arrestato nei mesi scorsi in un’inchiesta della Procura di Milano su una serie di rapine ma era stato poi scarcerato su decisione del Riesame, che aveva considerato come lacunose le prove a suo carico e soprattutto i riconoscimenti fotografici. 

Il video a San Vittore - Il 20enne risulta inoltre indagato per "accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti" dopo che sul suo profilo Instagram pochi giorni fa aveva scritto, a corredo di due sue foto, di aver "girato una parte" di un suo nuovo video musicale a San Vittore, dopo l'arresto, sostenendo che in questo modo il suo "prossimo singolo rimarrà nella storia del rap", essendo lui "il primo artista 'detenuto' ad aver girato un video in un carcere". 

Il rapper, hanno scritto i giudici della Sezione misure di prevenzione di Milano, non ha "ancora trovato un punto di equilibrio tra la personalità di rapper antisistema con cui si è affermato a livello artistico e la necessità di rispetto, sul piano personale, dei precetti del vivere civile". I giudici recentemente hanno inoltre respinto la richiesta della Questura di Sondrio di applicare una misura di "sorveglianza speciale" per due anni a carico del giovane. Per il 20enne ci sono poi diversi fogli di via emessi da diverse città, tra cui Milano

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