Il regime era stato concesso nel 2013 al protagonista della malavita milanese, condannato a 4 ergastoli e a 296 anni di carcere
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I giudici della sorveglianza di Milano hanno revocato il regime di semilibertà concesso nel 2013 a Renato Vallanzasca. Lo storico protagonista della malavita milanese degli anni '70 e '80, condannato a 4 ergastoli e a 296 anni di carcere, era stato nuovamente arrestato il 13 giugno per rapina impropria in un supermercato del capoluogo lombardo.
La notizia della revoca del regime di semilibertà è stata confermata da fonti legali.
Vallanzasca è accusato di aver rubato due paia di mutande e altri oggetti di poco valore in un supermercato di viale Umbria, a Milano. Per lui è in corso il processo per direttissima con l'accusa di rapina impropria.
Giovedì scorso, durante l'udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza in vista della revoca del regime di semilibertà, l'ex bandito si è professato innocente dichiarando di non aver mai rubato alcunché al supermercato e di essere stato incastrato da un giovane incontrato nel negozio che avrebbe messo gli oggetti nella sua borsa.
"Sono molto stanco - ha detto 'Renè' ai giudici della Sorveglianza - l'unica cosa che voglio è riprendere il mio percorso con il mio lavoro, la mia compagna, la comunità 'Il Gabbiano', con i magistrati e gli educatori. Ridatemi il mio percorso".
Ora, però, i magistrati gli hanno revocato la semilibertà, già sospesa dopo l'arresto per rapina impropria.