La notizia è stata diffusa dal sindacato Uil della polizia penitenziaria che lancia un appello al governo affinché intervenga con assunzioni straordinarie
È stato rintracciato dai carabinieri verso le 2:30 alla stazione ferroviaria di Garbagnate milanese uno dei due detenuti minorenni evasi venerdì pomeriggio dall'Istituto penale per minorenni Cesare Beccaria di Milano. Il giovane, 16 anni, era a bordo di un treno diretto a Milano Cadorna: avrebbe opposto resistenza, ma è stato bloccato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e per il ripristino della custodia in carcere, evasione per la quale è stato anche denunciato. Sono "ancora in corso, invece, le ricerche dell'altro fuggiasco. Ma siamo ottimisti", ha precisato Gennarino De Fazio, segretario generale della UilPa polizia penitenziaria.
Dopo essere stato rintracciato e fermato, il giovne è stato portato per dei controlli all'ospedale San Carlo di Milano, perché lamentava dolori al petto, e poi nuovamente al Beccaria.
De Fazio spiega che gli evasi sarebbero due minorenni di origine straniera. "È di tautologica evidenza che le poche e inconsistenti misure adottate per mettere in sicurezza l'istituto penale per minorenni di Milano non abbiano avuto alcun effetto tangibile - aggiunge - . Ci chiediamo cos'altro debba accadere nelle prigioni, per adulti e minori, affinché il governo adotti seri provvedimenti. Solo giovedì, in relazione agli organici del Corpo di polizia penitenziaria, avevamo riferito al Direttore generale del personale del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Alessandro Buccino Grimaldi, di una coperta troppo corta. Oggi l'ennesimo evento disfunzionale che segna il fallimento della gestione carceraria". E questo "a dispetto e sulle spalle degli operatori, sottoposti a carichi di lavoro inenarrabili e, talvolta, chiamati a prestare servizio a Milano da altre città, anche del sud, e persino costretti ad anticipare le spese per i viaggi e il soggiorno".
"Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, batta un colpo o ne tragga le dirette conseguenze. Serve - secondo Uilpa - immediatamente un decreto carceri per mettere in sicurezza il sistema soprattutto con assunzioni straordinarie e accelerate nel Corpo di polizia penitenziaria, cui mancano più di 18mila unità. Parallelamente va riformato l'intero sistema d'esecuzione penale, vanno reingegnerizzati il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, così come va riorganizzato il Corpo di polizia penitenziaria". "Ogni giorno che passa - conclude - la catastrofe aumenta".