I carabinieri hanno arrestato l'uomo per violenza sessuale, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia
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E' rimasta segregata per due giorni in casa dall'ex che l'ha ripetutamente violentata. La donna è però riuscita a far filtrare in strada da una finestra un bigliettino con la richiesta di aiuto, raccolto da passanti che hanno poi avvertito i carabinieri. E' successo a Corsico, nel Milanese, dove i militari hanno liberato la ragazza, sudamericana, e hanno arrestato l'uomo per violenza sessuale, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.
L'aggressore è un peruviano poco più che ventenne. Vittima e aggressore hanno un figlio di quattro anni e vivevano insieme a Gorgonzola. Dopo una relazione tormentata, caratterizzata da episodi di violenza, confermati anche da un intervento dei militari non sfociato però in denuncia da parte della donna, era arrivata la separazione.
L'uomo, un addetto alle consegne, regolare in Italia e con problemi di abuso di alcol, si era allora spostato nei pressi di Rozzano, mentre la donna viveva a Corsico, nell'appartamento al piano rialzato dove è stata liberata dai carabinieri chiamati da una sua connazionale che ha raccolto il biglietto.
La vittima era stata costretta a uscire con amici e obbligata a non parlare. Una volta tornata a casa insieme all'ex è stata segregata finché, nel primo pomeriggio di venerdì, ha approfittato del sonno del suo aggressore per affacciarsi alla finestra e passare la richiesta di aiuto alla connazionale. La vittima è anche riuscita a parlarle sottovoce, chiedendo di chiamare sua madre, alla quale aveva affidato il figlio. La passante ha però chiamato i carabinieri che l'hanno liberata e portata alla clinica Mangiagalli, dove è stata confermata la violenza, con quattro giorni di prognosi.