DENUNCIATO PER MINACCE

Milano:tassisti lanciano uova, autista Ncc estrae pistola giocattolo

L'uomo è stato denunciato per minacce. Martedì l'agitazione si sposterà nella Capitale. Il presidente di Uritaxi a Tgcom24: "Non siamo riusciti a fermare la protesta"

20 Feb 2017 - 14:33

A Milano alcuni tassisti, per protesta, hanno imbrattato con uova l'auto di servizio di un conducente a noleggio. L'uomo, che aveva appena accompagnato un cliente in piazza Luigi di Savoia, ha risposto estraendo una pistola. Solo successivamente si è scoperto che si trattava di un'arma giocattolo. Grazie al numero di targa, l'autista Ncc è stato rintracciato e denunciato per minacce. Il presidente di Uritaxi a Tgcom24: "Non siamo riusciti a fermare la protesta". Martedì maxi agitazione a Roma.

L'uomo, rintracciato dalle forze dell'ordine, non aveva più l'arma giocattolo con sé, ma ha ammesso di averla gettata mentre si allontanava dai tassisti. E ha raccontato di aver estratto la pistola perché i tassisti avevano assunto un atteggiamento minaccioso.

Nei giorni scorsi si erano già verificati numerosi episodi di aggressioni nei confronti di conducenti Uber, presi di mira dai tassisti con lanci di uova e danneggiamenti ai veicoli.

Intanto, in tutta Italia prosegue la protesta dei tassisti, che martedì saranno convocati al ministero delle Infrastrutture e manifesteranno davanti alla Camera. E a Roma per il quinto giorno consecutivo il servizio taxi è fermo: vengono garantiti solo i servizi per gli utenti disabili e quelli da e per gli ospedali.

Martedì altra protesta, tassisti da tutta Italia - Proprio in concomitanza con l'inizio della discussione alla Camera del Milleproroghe, già passato al Senato, martedì mattina decine di tassisti provenienti da tutta Italia daranno luogo a una nuova protesta nella Capitale. "A Napoli oggi il servizio si è spontaneamente fermato - spiega un gruppo di tassisti - e martedì verremo in tanti a Roma".

Stessa situazione a Milano: "Siamo preoccupati - spiega il tassista Luca Lamperti - e andremo a Roma per capire cosa succederà alla Camera e all'incontro con il ministro". Pronti a partire anche da Genova: "La situazione è preoccupante - afferma Leonardo - anche per come è stata realizzata la modifica legislativa mentendo agli stessi senatori in commissione".

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