"SAMARITANO INVISIBILE"

Milano, un anonimo dona un rene e salva la vita a un malato cronico

In Italia sono solo sei i casi di trapianto "samaritano" di rene dal 2015 a oggi. La moglie del ricevente: "Per me è una gioia, donerò a mia volta come gesto di gratitudine"

30 Mag 2018 - 13:52
 © sito-ufficiale

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Un uomo, 40enne, affetto da insufficienza renale cronica è stato salvato da un donatore "samaritano", così come vengono chiamate le persone che scelgono di donare sotto l'anonimato. E' successo a Milano dove martedì una Lamborghini della polizia ha consegnato il contenitore azzurro dove era conservato il rene ai medici chirurghi del Policlinico. E' il primo caso di donazione samaritana el 2018, il sesto caso in Italia dal 2015.

L'organo è stato preso in consegna da Mariano Ferraresso, direttore dell'Unità operativa Trapianti di rene dell'Irccs di via Sforza, che subito dopo ha eseguito il trapianto con la sua équipe. "Il trapianto da donatore vivente, di cui la donazione samaritana è un caso particolare - spiega lo specialista - rappresenta oggi una valida possibilità terapeutica all'insufficienza renale cronica. Diversi studi scientifici hanno dimostrato una migliore sopravvivenza del rene trapiantato da donatore vivente rispetto a quello proveniente da donatore cadavere. Un ulteriore vantaggio è quello di offrire la possibilità di ridurre o addirittura evitare la dialisi, che influenza in maniera negativa sia la sopravvivenza dei pazienti sia la durata dei reni trapiantati".

Purtroppo, nonostante siano numerosi i centri autorizzati a questo intervento, "in Italia il trapianto da donatore vivente rappresenta oggi meno del 10% dei trapianti eseguiti ogni anno", osserva Ferraresso, precisando tuttavia che "recentemente qualcosa si sta muovendo grazie all'impegno del Centro nazionale trapianti, del Nord Italia Transplant Program e della Regione Lombardia, che hanno messo la donazione da vivente tra le loro priorità". La prima donazione di rene samaritana in Italia è avvenuta 3 anni fa, nell'aprile 2015. Ne sono seguite un'altra nel luglio 2016 e 3 nel 2017. Quella di oggi è la prima donazione di questo tipo del 2018, sottolineano dal Policlinico meneghino coinvolto nella metà dei 6 casi registrati finora nel nostro Paese. La moglie del malato: "Per me è una gioia immensa, donerò a mia volta come gesto di gratitudine". La donna non era compatibile con il marito e non poteva donare il suo rene a lui.

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