L'uomo, capogruppo della Lega in consiglio comunale: "Mi provocavano da settimane". Gli altri ragazzini del gruppo oggetto di insulti razzisti
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Il piccolo centro di Bellusco, nella provincia di Monza Brianza, è da qualche giorno sotto i riflettori della cronaca dopo che il capogruppo comunale della Lega, il 65enne Nando Biella, ha aggredito con una testata un 13enne italo colombiano che aveva fatto esplodere un petardo nei pressi della sua villetta. Non solo: l'uomo ha anche colpito a schiaffi e calci un altro ragazzo, e insultato con epiteti razzisti un terzo di origini nordafricane. L'adolescente colpito al volto è ricoverato per una frattura del setto nasale con una prognosi di sette giorni. Ai microfoni di Tgcom24 il sindaco del paese Roberto Invernizzi: "Vorrei che i fatti fossero accaduti in un altro comune. È una vicenda personale che esula l'attività dell'amministrazione, senza connotazioni politiche e che non va strumentalizzata, ma dobbiamo impegnarci perché sia chiaro che in nessuna occasione la violenza può essere un metodo per risolvere i conflitti. Ci sono le istituzioni preposte alla sicurezza personale ma soprattutto bisogna cercare il dialogo e il confronto".
Il capogruppo della Lega Biella si è detto esasperato dai gesti di teppismo dei ragazzi colpevoli secondo quanto da lui raccontato, di aver più volte fatto esplodere dei petardi sotto le finestre dell'abitazione in cui vive con la moglie invalida al 100%. Ma quanto ha influito il fattore razziale (i giovani sono italiani ma di origini straniere)? Se i cosiddetti "teppisti" fossero stati di pelle bianca l'aggressione sarebbe successa comunque?
Voglio sperare che non ci sia nessuna implicazione razziale ma certamente stiamo parlando di un modo di reagire sproporzionato.
Cosa succederà adesso al consigliere?
Non so a cosa porteranno le indagini, ma spero che tutti escano da questa vicenda convinti che servono atteggiamenti diversi. Anche se una parte di quanto detto dal consigliere Nando Biella fosse vera, tutti devono sviluppare maggiore consapevolezza. Penso che l'episodio segnerà il ragazzino al quale è stato rotto il naso, oltre al danno fisico avrà senz'altro ripercussioni psicologiche. Come amministrazione, in accordo con le scuole, vedremo di organizzare un po' di supporto per aiutare i ragazzi a elaborare quanto successo. Dobbiamo far passare il messaggio che la violenza non può essere la soluzione ai conflitti.