I sequestratori hanno puntato una calibro 38 carica alla testa delle vittime, accusate di aver fatto sparire una partita di droga, ma il colpo non è partito
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Tre spacciatori sono stati arrestati a Mezzago, nel Monzese, dai carabinieri per aver sequestrato e inflitto il macabro gioco della "roulette russa" ad altri tre giovani pusher (due 18enni e un 17enne), puntando alla testa una calibro 38 carica e premendo il grilletto senza che l'arma sparasse. Le vittime erano accusate di aver fatto sparire una partita di droga. A casa dei sequestratori, i militari hanno sequestrato hashish, marijuana e proiettili.
Due degli spacciatori che hanno subito il macabro "gioco" avevano rubato, all'insaputa del terzo, alcune decine di dosi di marijuana per rivenderla a un quarto giovane, poi rintracciato ed arrestato dai carabinieri per detenzione di droga. Le vittime hanno quindi raccontato l'episodio e la forma di tortura subita ai carabinieri.
A casa dei sequestratori, tutti portati in carcere a Monza, i carabinieri hanno trovato e sequestrato in totale 5 kg di hashish e 1 kg di marijuana, 60 proiettili calibro 38 e oltre 10 mila euro in contanti
A mandare i carabinieri in un box di Mezzago, dove sabato sera tre giovani pusher sono stati sequestrati, è stato un loro conoscente con cui avevano un appuntamento. Il ragazzo, anche lui poco più che 18enne, arrivato nel comune monzese, dove sapeva di poter trovare i tre amici, li ha sentiti gridare disperati e ha telefonato al 112. Quando i militari della compagnia di Vimercate sono arrivati sul posto, hanno trovato sequestrati e sequestratori fuori dal box e li hanno bloccati.
Secondo il racconto dei giovani che a turno si sono visti puntare la pistola alla testa e premere il grilletto (la calibro 38 sequestrata aveva tre colpi in canna su sei), i tre spacciatori avevano affidato alcune dosi di marijuana ad uno di loro. Sapendo che questi era stato derubato, gli avevano dato appuntamento in un bar della zona per "chiarire la questione". Una volta arrivati all'appuntamento, il giovane spacciatore e i due suoi amici che senza dirglielo gli avrebbero sottratto le dosi, sono stati costretti a seguire gli altri malviventi nel box dove la droga avrebbe dovuto essere custodita. Lì, sottoposti alla tortura della roulette russa, due dei tre hanno confessato che la marijuana sottratta all'amico era già stata ceduta ad un quarto giovane (poi rintracciato e a sua volta arrestato con 180 grammi di marijuana nascosti in casa). I tre ragazzi vittime della roulette russa, avendo ammesso di aver detenuto e ceduto marijuana, sono stati denunciati a piede libero.