Morte Giuseppe Uva, il Gip: imputazione coatta per 8 carabinieri e agenti
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Il pm aveva chiesto l'archiviazione. Nel 2008 Uva morì all'ospedale di Varese dopo una notte passata in caserma. Secondo il Gip va valuta l'ipotesi del pestaggio
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Il Gip di Varese Giuseppe Battarino ha ordinato l'imputazione coatta per omicidio preterintenzionale e arresto illegale degli otto carabinieri e agenti di polizia indagati in relazione al caso di Giuseppe Uva, morto il 14 giugno 2008 all'ospedale di Varese dopo avere trascorso parte della notte nella caserma dei Carabinieri. Respinta la richiesta di archiviazione presentata del pm di Varese Agostino Abate.
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Ora la Procura dovrà formulare entro 10 giorni la richiesta di rinvio a giudizio per i sei poliziotti e i due carabinieri presenti in caserma quando Uva fu fermato ubriaco per strada insieme all'amico Alberto Biggiogero. Erano indagati con l'accusa di lesioni colpose. Lo scorso ottobre il gip aveva già respinto la richiesta di archiviazione del pm, che aveva escluso comportamenti scorretti da parte delle forze dell'ordine, disponendo nuovi accertamenti. Oltre all'omicidio preterintenzionale e all'arresto illegittimo, il giudice ha ipotizzato anche l'accusa di abuso di autorità contro arrestati o detenuti.
I familiari esultano - La sorella di Giuseppe Uva, Lucia, assistita dall'avvocato Fabio Anselmo, ha esultato dopo la lettura dell'ordinanza. "Finalmente la verità sta venendo a galla - ha spiegato commossa - ora chiediamo che il caso venga affidato a un nuovo pm".
Manconi: "E' il momento della verità" - "Finalmente, dopo sei anni di occultamento della verità a opera del pubblico ministero, Agostino Abate, incomincia a emergere, nella maniera più nitida, la verità sulla morte di Giuseppe Uva. Il giudice per le indagini preliminari ha deciso per l'imputazione coatta nei confronti dei due carabinieri e dei sei poliziotti che si trovavano nella caserma di Varese dove, per quasi tre ore, è stato trattenuto illegalmente Giuseppe Uva". E' quanto afferma il presidente della commissione per la Tutela dei diritti umani Luigi Manconi a proposito dell'inchiesta sul caso di Giuseppe Uva. "Anni di menzogne - aggiunge - vengono finalmente ribaltate e ciò si deve all'intelligenza e alla tenacia di Lucia e degli altri familiari di Uva e alla loro fiducia nella giustizia".