Il manovale di 51 anni morì a Milano mentre quattro agenti lo stavano arrestando. A cause di alcune "infiltrazioni emorragiche" riscontrate sulla testa, la Corte d'Assise d'appello ha deciso di riaprire il processo
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Si riapre in appello il processo a carico di quattro poliziotti sulla morte di Michele Ferrulli, il manovale di 51 anni che il 30 giugno 2011 morì a Milano mentre gli agenti lo stavano arrestando. La Corte d'Assise d'appello del capoluogo lombardo ha disposto una nuova perizia medico-legale per accertare le cause di alcune "infiltrazioni emorragiche" riscontrate sulla testa del manovale. Nel 2014 gli agenti furono assolti in primo grado.
La Corte ha deciso, inoltre, che vengano visionati in aula nuovamente, alla presenza dei consulenti delle parti, i filmati che hanno ripreso le fasi dell'arresto.
In primo grado, nel luglio 2014 gli agenti erano stati assolti dalle accuse di omicidio preterintenzionale e falso in atto pubblico. A impugnare la sentenza sono stati il pm Gaetano Ruta, che aveva chiesto condanne a 7 anni di carcere, e i familiari di Ferrulli, parti civili nel procedimento, assistiti dagli avvocati Carlo Federico Grosso e Valentina Finamore.