Per la Cassazione sono vietati gli accordi tra le gestanti. Tommaso è nato nel 2011 da una madre ucraina surrogata su "committenza" di una coppia di 50enni di Brescia che non poteva avere figli e alla quale per tre volte era stata respinta la richiesta di adottare in Italia
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E' stato dato in adozione, con il via libero definitivo della Cassazione, il piccolo Tommaso nato in Ucraina nel 2011 da una madre surrogata su "committenza" di una coppia di 50enni di Brescia. I due non potevano avere figli. Il piccolo deve essere dato in adozione perché l'Italia non riconosce la pratica della maternità surrogata: in pratica è come se fosse figlio di nessuno. E' il primo caso del genere.
I due italiani, ai quali per tre volte era stata respinta la richiesta di adottare in Italia, hanno anche violato la legge ucraina secondo la quale gli uteri in affitto devono contenere almeno il 50% del materiale genetico della coppia. Il Dna ha confermato che il bambino non ha tracce cromosomiche dei due connazionali.