Le lavoratrici degli SpedalI civili seguono l'esempio della collega e lanciano una campagna su Facebook. "Orgogliose di quello che facciamo". E parte anche l’hashtag #iostoconlaTindelCivile
Le infermiere del reparto neonatale degli Spedali Civili di Brescia non vogliono più restare in silenzio. Dopo il decesso del quarto bimbo e le polemiche esplose sui giornali, hanno deciso di parlare affidandosi a Facebook. "Sono un’infermiera della Terapia Intensiva Neonatale degli Spedali di Brescia e ne vado fiera!" scrive Linda Sarnico, infermiera da 14 anni. Il messaggio è subito stato raccolto da altre sue colleghe che hanno difeso l’ospedale.
Anche alcuni genitori dei piccoli pazienti ricoverati all'ospedale di Brescia sostengono la campagna social lanciata dalle infermiere e hanno lanciato l’hashtag #iostoconlaTindelCivile. La mamma di Eva, pubblica la foto della figlia prima e dopo il ricovero e scrive: “Non tollero le persone che ora invocano a gran voce la chiusura di un reparto si difficile ma dal quale escono molti più MIRACOLI che sconfitte, grazie al quale io ora posso abbracciare, baciare e coccolare mia figlia”. Mentre un'altra utente ringrazia gli infermieri a cui deve tutto: "Ogni giorno ringrazio Dio e le persone che hanno reso possibile il miracolo della vita per il mio bimbo"
Non mancano neanche le vene polemiche, soprattutto verso i giornalisti accusati di non conoscere la realtà dei fatti. “Per rispetto verso il nostro lavoro certi giornalisti dovrebbero mettersi le dita nel… naso” scrive un’altra infermiera.