Il Consiglio comunale ha accolto la nuova nomenclatura dei quartieri e dà spazio ai nuovi nati negli ultimi anni, come Nolo o Porta Nuova, la zona dei grattacieli
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NoLo non è più un acronimo che scimmiotta i newyorkesi SoHo, NoHo o TribeCa, ma il nome ufficiale di un quartiere di Milano in grande fermento, quello compreso tra viale Monza, via Padova e il Naviglio della Martesana. La zona "North of Loreto" era stata "inventata" sei anni fa come provocazione/iniziativa spontanea del designer Francesco Cavalli e dei grafici Luisa Milani e Walter Molteni. L'iniziativa, nata quasi per gioco, voleva identificare un quartiere dalla reputazione non bellissima, multietnico e quasi degradato. In poco tempo però, complice anche questa nuova identità, si è popolato di creativi, coworking, writing, gallerie d'arte, loft e location per sfilate e Fuori Salone del mobile. Adesso il Consiglio comunale ha dato il via libera all'emendamento al Pgt, il Piano di governo del territorio, che rinomina i quartieri della città e dà spazio ai nuovi nati negli ultimi anni, come appunto Nolo o Porta Nuova, la zona dei grattacieli e del nuovo skyline cittadino.
La zona che si colloca a nord di piazzale Loreto sarà quindi identificata come Loreto-Casoretto-NoLo anche nei documenti e nelle mappe ufficiali della città.
L'emendamento èstato presentato dal consigliere di Forza Italia, Alessandro De Chirico, e ha modificato i nomi di 36 degli 88 quartieri storici in cui tradizionalmente è suddivisa Milano. Tra le denominazioni modificate anche Rogoredo ora Rogoredo-Santa Giulia. A Buenos Aires-Venezia si aggiunge Porta Monforte e a Lambrate si affianca l'Ortica. Tortona diventa Porta Genova, mentre Washington muta in Porta Magenta.