Delitto Ramelli, tafferugli e saluti romani alla commemorazione
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Il militante del Fronte della Gioventù fu ucciso nell'aprile del 1975 da elementi di Avanguardia Operaia
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Momenti di tensione a Milano, dove l'estrema destra è scesa in piazza in occasione delle commemorazioni per l'omicidio di Sergio Ramelli, avvenuto il 29 aprile del 1975, a opera di di Avanguardia Operaia. Un migliaio di persone hanno manifestato rispondendo all'appello di Casa Pound, Lealtà e Azione, Forza Nuova e altre sigle neofasciste. Diversi tafferugli si sono registrati tra i militanti e la polizia: due i feriti.
Diverse le cariche di alleggerimento degli agenti. Due i poliziotti contusi e due i manifestanti feriti, entrambi non gravemente, ma per un ex militare appartenente a un gruppo skinhead si è temuto il peggio quando ha perso conoscenza steso a terra, con una crisi epilettica successiva a un colpo ricevuto in testa. Il secondo ferito è un architetto milanese, inciampato nei concitati momenti dei tafferugli, con un profondo taglio a un sopracciglio. Spetterà alla Digos ricostruire l'accaduto ma i manifestanti hanno denunciato che i feriti sono stati "manganellati durante le cariche".
Dopo una lunga trattativa, è stata poi trovata una soluzione tra i responsabili dell'ordine pubblico e i manifestanti. La polizia ha permesso di sfilare verso la lapide che ricorda il giovane ucciso nel 1975 da elementi di Avanguardia Operaia. Qui i militanti hanno issato una corona, dato l'attenti e intonato il triplo presente. Poi la manifestazione si è conclusa.
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