Sfregiata a Varese

Aggressione Lavinia Limido: “Marco mi disse qualcuno sarebbe finito in terapia intensiva o al cimitero'”

Il 5 maggio scorso l'uomo sfregiò l'ex consorte Lavinia Limido e uccise il suocero Fabio Limido

21 Giu 2024 - 17:50
Marco Manfrinati viene condotto in carcere dopo aver sfregiato l'ex e ucciso il padre di lei © Ansa

Marco Manfrinati viene condotto in carcere dopo aver sfregiato l'ex e ucciso il padre di lei © Ansa

È passato un mese e mezzo da quel 6 maggio in cui Lavinia Limido, 37 anni, di Varese, è stata violentemente aggredita con un coltello dall'ex marito Marco Manfrinati40 anni, che ha poi ucciso il padre, Fabio Limido, accorso per difenderla. Dopo un lungo ricovero in ospedale, il 5 giugno la donna ha fatto ritorno a casa.

Il ricordo di un incubo

Il ricordo di un incubo Sul volto Lavinia reca ancora le cicatrici dei tagli, un collare le sorregge il collo. “ Sto meglio, fisicamente mi sto riprendendo ”, dichiara Lavinia al quotidiano “La Prealpina”. Poi aggiunge: “Le ferite interiori richiedono molto più tempo per essere rimarginate".

Un finale già scritto

Un finale già scritto Nel corso dell'intervista racconta che già due anni prima dell'aggressione dell'ex marito aveva lasciato la propria abitazione per sfuggire alle minacce dell'uomo. “Sono stati mesi difficili, e quello che è successo è stato un epilogo annunciato e prevedibile”. Un'agonia in cui ogni giorno accadeva qualcosa di pericoloso. Da minacce velate, a minacce esplicite”. Poi la rivelazione più importante: Lavinia dice che in una telefonata Marco le aveva intimato “Prima dell'estate qualcuno di voi finirà in terapia intensiva o al cimitero ”. Un presagio che si è tramutato in realtà.

La testimonianza del padre

La testimonianza del padre In questo racconto dell'orrore, Lavinia scorge un barlume di speranza. Ha il volto di suo padre, il 71enne che ha perso la vita nel tentativo di difendere la figlia dalla furia omicida di Manfrinati. "È la dimostrazione del fatto ci sono degli esseri umani belli, buoni, che darebbero la loro vita per te. Mi ha salvato la vita e l'ha salvata anche a mio figlio".  

Un uomo cattivo

Un uomo cattivo Nessuna perdono per l'ex marito. “Marco è un uomo cattivo”. Manfrinati era già sotto processo per stalking verso l'ex moglie e l'ex suocera, Marta Criscuolo.  L'uomo, un avvocato che si è autosospeso dall'ordine, ha ricevuto un'ordinanza di custodia cautelare in seguito all'omicidio. Dal 5 giugno è sotto processo al Tribunale di Varese.

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