A Lady Gucci è stato riconosciuto il diritto di ricevere a vita 1,1 milioni di Franchi svizzeri, denaro che ha ereditato dall'ex coniuge Maurizio, di cui lei ha commissionato l'omicidio
La Corte d'Appello di Milano ha disposto che Patrizia Reggiani potrà godere dei soldi che ha ereditato dall'ex marito Maurizio Gucci, il nipote del fondatore della celebre casa di moda, grazie al promemoria d'intenti che i due avevano stipulato nel 1993 e che le riconosce 1,1 milione di franchi svizzeri. "Nulla di strano" se non fosse che la Reggiani è uscita di galera appena lo scorso ottobre, essendo stata condannata a vent'anni come mandante dell'omicidio del marito, di cui ora avrà i soldi.
Le figlie Allegra e Alessandra si erano opposte alla pretesa della madre per un difetto di giurisdizione del Tribunale italiano "in quanto la competenza doveva essere del foro di St. Moritz" e perché la madre aveva "cagionato la morte del debitore", ovvero il loro padre. Ma la Corte d'Appello di Milano ha detto che "il comportamento penalmente sanzionato di Patrizia Reggiani non ha rilievo sugli accordi raggiunti con Maurizio Gucci ed è quindi irrilevante".
Pertanto, il "promemoria d'intenti" sottoscritto il 24 dicembre 1993 ha piena validità: oltre ad essere state condannate alle spese, le figlie dovranno versare alla madre anche 24 milioni di franchi di arretrati, calcolati dalla data di sottoscrizione del documento. Il 16 febbraio la Reggiani tornerà in tribunale, assistita dal suo legale Danilo Buongiorno, per decidere i termini dei tre anni di libertà vigilata che le sono stati dati come pena accessoria alla condanna, già scontata, come mandante dell'omicidio dell'ex marito.