"In 22 anni di vita in Italia ho sentito le sferzate della discriminazione, ma non ho mai ricevuto un trattamento così razzista", ha detto il giovane
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Uno studente di Bioingegneria all'Università di Pavia, il 26enne Menin Hubert Don, originario della Costa d'Avorio, ha denunciato sui social di aver risposto a un annuncio online per avere una stanza in affitto (300 euro al mese) in un quadrilocale a due piani nella zona degli istituti scientifici della città ma di aver ricevuto una risposta negativa per via di un pregiudizio di natura razziale. "L'inquilino che aveva pubblicato l'annuncio mi ha detto che preferisce cercare un ragazzo italiano e che è la scelta preferita da tutti i membri della casa. Peccato che io abbia la cittadinanza italiana dallo scorso settembre. Più che una questione di documenti, mi sono sentito discriminato per il colore della pelle", ha spiegato Don, che è anche un atleta della società "Cento Torri", intervistato dal quotidiano La Provincia Pavese.
Il 26enne ha pubblicato su Facebook lo screenshot del messaggio dell'inquilino, che recita: "Ciao, la stanza è ancora disponibile. Ma ora che è l'inizio ci stiamo muovendo per trovare un ragazzo italiano. Ѐ la scelta preferita da tutti i membri della casa. Ovviamente, se dopo un certo tempo non lo troviamo, vedremo per altre soluzioni e quindi ti scriverò". Messaggio al quale Don ha risposto: "1) Sono italiano, 2) sono uno studente, 3) lavoro. 4) Che problemi avete? Cioè se sono straniero non ho il privilegio di convivere con voi? 5) Non scomodarti a scrivere, non convivo con i razzisti".
"Mi permetto di parlare a nome di tutti quelli che si trovano nella stessa situazione. Non preoccupatevi, non è colpa vostra ma è colpa di uno stato che si rifiuta di educare i propri figli, è colpa di uno stato che non riconosce di avere un serio problema, è colpa dello stesso stato che non accetta lo straniero ma è pronto ad approfittare dello stesso. In altre situazioni sarei rimasto in silenzio ma ho imparato che 'chi tace acconsente' perciò rifiuto di essere complice di questa vergogna, non posso sopportare che la generazione dopo la mia sia costretta ad accettare tutto ciò!
Vergognatevi!" è invece quanto scritto a corredo dello screenshot della conversazione.
"In 22 anni di vita in Italia ho sentito le sferzate della discriminazione, ma non ho mai ricevuto un trattamento così razzista. Bastava dire che la stanza era già affittata, l'avrei accettato con più facilità. La cosa mi ha fatto male", ha sottolineato Don. La società di atletica "Cento Torri" ha espresso solidarietà al 26enne: "Hubert è un atleta che fa parte della nostra famiglia - ha spiegato il presidente Franco Corona -. Siamo solidali con lui vista la discriminazione che ha subito. Ciò che è successo è stato spiacevole".
Intanto, pare che l'inquilino che ha pubblicato l'annuncio abbia poi scritto al Don: "Dal tuo nome non pensavo fossi italiano, mi sembra una cosa normale. Noi viviamo con uno straniero e stiamo benissimo, specie io che condivido il piano con lui. Ma dato che sta imparando l'italiano, vorrebbe un coinquilino con cui dialogare ogni giorno".