Nuovi particolari emergono dai racconti dei presenti all'incidente causato da un marocchino 32enne, ora agli arresti per tentato omicidio. La 19enne è sempre in gravi condizioni
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Dopo che è stato respinto da un locale, ubriaco, ha iniziato a litigare e ha anche picchiato la ragazza 19enne che poi, nella notte del 18 luglio, a Pavia, ha investito con l'auto, ferendo anche due adolescenti. Sono questi i dettagli che emergono dalle testimonianze dei presenti raccolte da La Provincia Pavese. Ora Ayoub Mallouki, il 32enne marocchino autore del gesto, è agli arresti per tentato omicidio.
Le testimonianze - "Quell'uomo - ha spiegato Enrico Malatesta, diciannovenne che era con il gruppetto investito ed è riuscito a evitare l'auto - era stato respinto dalla sicurezza del locale. E se l'è presa con la ragazza che adesso è in rianimazione. Forse si conoscevano. Le ha scagliato addosso una bottiglietta e sembra l'abbia anche picchiata. Mi sono avvicinato per difenderla insieme alla mia amica di Certosa, l'altra ferita, e quell'uomo si è allontanato verso la sua auto parcheggiata in viale Venezia. Aveva gli occhi spiritati ed era sicuramente ubriaco".
"Aveva afferrato per i capelli la ragazza che adesso è in rianimazione - ha aggiunto Valerio Ravetta che sabato notte era addetto alla sicurezza del locale dove Mallouki è stato respinto - e la stava prendendo a calci. L'ho sollevato e l'ho scagliato contro la siepe. A questo punto la ragazza, una volta libera, lo ha insultato e forse gli ha anche sferrato un calcio. Quell'uomo si è allontanato ma dalla luce dei suoi occhi si capiva che voleva vendicarsi".
E quindi "è risalito sulla sua auto - ha raccontato Malatesta - l'ha messa in moto ed è arrivato verso il locale a fari spenti. Poi ha fatto inversione di marcia". Ha acceso gli abbaglianti, ha capito dove erano le ragazze e le ha travolte.
"Ho visto la 19enne volare in aria per tre metri ed è ricaduta contro un'auto parcheggiata, - ha aggiunto il buttafuori. - L'investitore ha cercato di fuggire ma ha rotto un semiasse e si dovuto fermare per forza".
Ha aperto la portiera per scappare, ma sono riusciti a inseguirlo e prenderlo nell'attesa dell'arrivo della polizia. "Quell'uomo ha rischiato veramente di uccidere qualcuno. Faccio il buttafuori da trent' anni - ha concluso Ravetta, - ma non mi sono mai trovato di fronte a una simile situazione".