Pedofilia, don Mazzi scrive all'ex fonico dei Modà: "Ingiusto lasciarti solo, vieni da me"
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"Le porte di via Marotta sono spalancate", si legge nella lettera inviata a Paolo Bovi, condannato a 5 anni e mezzo per molestie sessuali su minorenni
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"E' ingiusto e sadico lasciarti solo, con un mattone così pesante dentro al cuore. Le porte delle mie case, soprattutto la porta della casa dove abito e vivo io è spalancata. E, se non ti dispiace, nonostante abbia psicologi e psichiatri molto bravi e molto discreti, vorrei seguirti io". E' quanto scrive don Antonio Mazzi in una lettera a Paolo Bovi, l'ex fonico dei Modà condannato a 5 anni e mezzo di reclusione per molestie sessuali su quattro minorenni.
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"Carissimo Paolo - scrive don Mazzi -, seguo da tempo la tua storia. Capisco quanto tu possa soffrire, avendo aiutato altre persone con problemi simili ai tuoi. La cosa che mi ha obbligato a scriverti è stata, ed è, la mia coscienza e soprattutto il senso di colpa che anch'io sento nei tuoi confronti".
Il sacerdote gli lancia poi un appello che vuole essere un'ancora di salvezza: "Fatti coraggio. Spero che il mio messaggio sia recepito dai tuoi avvocati, dai tuoi giudici ma, soprattutto, da tutti coloro che ti hanno sentito e che hanno goduto le musiche del tuo gruppo. Aspetto. Ripeto, le porte di via Marotta, nel Parco Lambro, sono spalancate. Un abbraccio, don Antonio".