Michele Scillieri e Alberto Di Rubba, intercettati a maggio, parlano di "guadagni rivelatisi minori del previsto". Secondo il gip, il gruppo finito in manette "può colpire ancora"
"Ne faremo altre mille... la prossima volta andrà bene, invece di 50 ne prendi 70". Sono le parole di Michele Scillieri, commercialista vicino alla Lega arrestato assieme ad altre tre persone, intercettate a maggio con Alberto Di Rubba, direttore amministrativo del Carroccio al Senato ed ex presidente della Lombardia Film Commission. I due, scrive il gip, parlano della "conclusione infelice dell'affare relativo alla fondazione e ai terreni".
Il gip: "Gli arrestati ricoprono incarichi di rilievo" - Nell'ordinanza cautelare si citano anche "guadagni rivelatisi minori del previsto". Il "gruppo beneficia, inoltre, degli incarichi di rilievo tuttora ricoperti da alcuni suoi componenti negli organigrammi di numerose società ed enti, fra i quali anche soggetti di diritto privato a partecipazione pubblica", scrive ancora il gip di Milano Giulio Fanales. Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, ricorda, dal 2018 sono rispettivamente direttore amministrativo e revisore contabile del "gruppo parlamentare" Lega.
"Possono colpire ancora" - I tre commercialisti finiti in manette potrebbero ancora commettere "delitti della stessa specie". Il gruppo, spiega il giudice, ha "dimostrato una spiccata capacità organizzativa" con "perfetto riparto dei compiti" e "potenzialità operative" e si basa su "legami interpersonali (a base amicale, lavorativa e parentele in senso lato) particolarmente stretti e risalenti nel tempo con un vincolo di solidarietà reciproca".
Il revisore contabile arrestato: "Seppi dell'affare nella sede della Lega" - Andrea Manzoni, il revisore contabile della Lega alla Camera arrestato nella medesima operazione, in alcune dichiarazioni ai pm nei giorni scorsi ha riferito "di aver appreso da Di Rubba, in occasione di alcune visite presso la sede della Lega a Milano, del finanziamento erogato dalla Regione in favore" della LFC "finalizzato all'acquisto di un immobile".
Indagato un imprenditore "vicino al partito" - C'è anche un altro indagato nell'inchiesta della Procura di Milano: si tratta dell'imprenditore Francesco Barachetti, accusato di peculato e che i pm, in uno degli atti dell'indagine, definiscono "personaggio legato a Di Rubba e Manzoni e più in generale al mondo della Lega". Giovedì l'azienda dell'imprenditore, la Barachetti service, è stata perquisita dalla guardia di finanza. La Barachetti avrebbe incassato circa 260mila euro nell'affare sull'immobile per attività di ristrutturazione, ma si sta cercando di capire se l'imprenditore abbia ricevuto anche altre somme.