LIETO FINE

Rientrato in Italia l'attivista 23enne ferito e fermato in Kurdistan

Il giovane è arrivato nella tarda serata di giovedì a Milano Malpensa con un volo di linea, per poi dirigersi a Treviglio dove abita con la sua famiglia

10 Lug 2015 - 08:13

    © facebook

© facebook

E' stato liberato ed è già rientrato in Italia Alessandro De Ponti, il 23enne attivista italiano fermato alcuni giorni fa nel Kurdistan iracheno senza documenti e con una ferita alla spalla dopo aver passato il confine tra Siria e Iraq. Il giovane è arrivato nella tarda serata di giovedì a Milano Malpensa con un volo di linea, per poi dirigersi a Treviglio, in provincia di Bergamo, dove abita con la sua famiglia.

Dal 4 luglio il giovane era in stato di fermo in attesa che le autorità curde completassero gli accertamenti.

La situazione di De Ponti è stata monitorata fin dal primo momento dal console italiano a Erbil e dall'ambasciata d'Italia a Baghdad, anche se non ci sono mai stati allarmi particolari per la sua incolumità, come ha detto nei giorni scorsi il capo dell'Unita' di crisi della Farnesina Claudio Taruffi. A Erbil è stato anche visitato da un medico.

La procura ha aperto un fascicolo sull'accaduto - Il ragazzo, da sempre simpatizzante della causa curda, era partito da Treviglio a fine aprile, e fino al momento del fermo non aveva più dato notizie alla famiglia. La procura di Roma ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato e senza indagati sul suo ferimento e ora sarà sentito sulle circostanze di questo ferimento e sui motivi del viaggio. Secondo alcuni voleva unirsi all'esercito curdo nella lotta contro l'Isis. Secondo altri il suo obiettivo era quello di lavorare con organizzazioni umanitarie attive nell'area.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri