L'intervista nel servizio di "Dritto e Rovescio": "Nessun interesse a farsi pubblicità"
"Sono arrabbiata e provata", così un'amica di infanzia di Giovanna Pedretti parla del suicidio della ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) trovata morta domenica 14 gennaio nel fiume Lambro. A "Dritto e Rovescio" la donna punta il dito contro tutti coloro che hanno dubitato dell'onesta dell'amica e dichiara: "Era una donna onesta, non era da lei raccontare le bugie".
"Non aveva nessun interesse a farsi pubblicità", fa sapere l'amica che esclude la possibilità che Pedretti possa aver falsificato la recensione del ristorante che prima l'ha resa celebre e poi l'ha esposta ai commenti d'odio sui social da parte degli utenti che hanno messo in dubbio l'autenticità della recensione, pensando si trattasse di una mossa di marketing della stessa ristoratrice 59enne. "Sono arrabbiata, ma sono arrabbiata veramente. Sono provata perché l'hanno distrutta psicologicamente", continua la donna intervistata a Rete 4.
Giovanna Pedretti, prima di togliersi la vita, è stata sentita anche dai carabinieri come persona informata sui fatti. "In quella circostanza ha confermato come veritiera la versione che aveva pubblicato sui social", fa sapere il maggiore Gabriele Schiaffini. La notte stessa la 59enne si è gettata nel Lambro dove è morta annegata. Al vaglio degli inquirenti, adesso, ci sono il quaderno delle prenotazioni, gli scontrini e i filmati della telecamera della pizzeria per risalire al cliente della recensione. Intanto si indaga per istigazione al suicidio. Bisogna capire se le cause vadano ricercate nei problemi famigliari della donna, nel timore di essere finita in una storia dai risvolti imprevedibili e nell'ondata d'odio sui social.