"Il magistrato e i suoi collaboratori della dda hanno svolto le indagini più importanti che siano state fatte sulla 'ndrangheta", ha spiegato Edmondo Bruti Liberati, che sottolinea anche l'uso limitatissimo delle intercettazioni: "Quanto un'indagine per piccolo spaccio"
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Ilda Boccassini è stata "attaccata in modo vergognoso per il caso Ruby dimenticando che a lei e ai suoi collaboratori della dda di Milano si devono in questi anni le indagini più importanti sulla 'ndrangheta che siano state fatte a livello nazionale". Così il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati. "Il costo dell'inchiesta è stato di 66mila euro, e l'uso delle intercettazioni è stato limitatissimo, quanto un'indagine per piccolo spaccio", ha poi aggiunto.
"Proprio le motivazioni della sentenza d'appello, e vedremo quelle della Cassazione, dimostrano come l'indagine fosse doverosa", spiegato il procuratore capo di Milano all'Intervista di Maria Latella.
Ancora nei giorni scorsi, dopo l'assoluzione definitiva di Silvio Berlusconi per il caso Ruby, Ilda Boccassini, che insieme all'aggiunto Pietro Forno e al pm Antonio Sangermano aveva coordinato l'inchiesta per cui l'ex premier in primo grado era stato condannato a sette anni di carcere, è stata di nuovo attaccata da alcuni parlamentari del centro destra.
"I pubblici ministeri - ha precisato Bruti - né vincono né perdono i processi: fanno le indagini e le portano all'analisi dei giudici. La Procura di Milano si occupa di tante cose e questa è stata una delle cose marginali".
Bruti, ricordando dei successi di Boccassini, capo della dda milanese, e della sua 'squadra', riferendosi ad alcune inchieste e in particolare a quella che nel luglio 2010 ha portato all'operazione Crimine e alla maxi retata con cui è stata azzerata la 'ndrangheta ha sottolineato che "in quattro anni i procedimenti più importanti sono arrivati alla sentenza definitiva della Cassazione. Questo è il lavoro della Procura di Milano".