S.Vittore, condannato ex cappellano per violenza sessuale
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Quattro anni per Don Alberto Barin: i pm avevano chiesto una condanna a 14 anni e 8 mes
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Don Alberto Barin, l'ex cappellano del carcere di San Vittore che era accusato di violenza sessuale su detenuti, è stato condannato a 4 anni di reclusione. I pm avevano chiesto una condanna a 14 anni e 8 mesi per 12 casi di abusi, ma il gup di Milano ha qualificato alcuni casi come di lieve entità ed in altri ha riconosciuto il consenso.
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Al termine del processo con rito abbreviato, il giudice Luigi Gargiulo ha condannato Don Barin, difeso dall'avvocato e professore Mario Zanchetti, per un totale di 8 casi sui 12 contestati dalla Procura, ma ha riqualificato i fatti. Da quanto si è saputo il gup ha riqualificato 4 casi come fatti di lieve entita', ossia toccamenti, e per altri quattro casi ha riqualificato il reato di violenza sessuale nella formula della vecchia concussione sessuale, ossia il religioso avrebbe indotto i detenuti ad avere rapporti sessuali con lui.
Il procuratore aggiunto di Milano, Pietro Forno, e i pm Daniele Cento e Lucia Minutella avevano chiesto invece una condanna a 14 anni e 8 mesi per violenza sessuale aggravata nei confronti di 12 detenuti, tutti uomini di origine nordafricana, di eta' compresa tra i 23 e i 43 anni, per episodi di presunti abusi avvenuti fra il 2008 e il 2012.
Don Barin, che era il cappellano del carcere milanese di San Vittore, era stato arrestato il 20 novembre 2012, perché, secondo i pm, avrebbe fatto leva sullo stato di bisogno dei detenuti e avrebbe fatto avere loro sigarette, saponette, spazzolini e altri piccoli beni per vivere meglio in carcere, in cambio di favori sessuali. Sempre secondo l'accusa i presunti abusi sarebbero proseguiti anche fuori dal carcere quando il religioso invitava a casa i detenuti scarcerati.