Nilde Caldarini fu colpita allo sterno da un blocco di pietra lanciato da un terrapieno a lato di una strada, a Cernusco sul Naviglio. Si procede per omicidio volontario
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Nilde Caldarini, la 62enne che era nell'auto centrata il 10 novembre da una pietra lanciata da un terrapieno a lato di una strada, a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, è morta perché colpita direttamente dal sasso, e non per un infarto causato dallo shock come ipotizzato inizialmente. La causa del decesso è stata accertata da una consulenza medico-legale. Si indaga ancora per scoprire chi lanciò il sasso.
Stando agli esiti degli accertamenti (i consulenti della Procura devono, però, ancora depositare formalmente la loro relazione al pm), Nilde Caldarini è morta perché colpita, probabilmente allo sterno, dal blocco di pietra dopo aver sfondato il parabrezza. Intanto vanno avanti con difficoltà le indagini per arrivare ad individuare il responsabile dal momento che non ci sono telecamere che hanno ripreso il lancio del sasso e né i testimoni hanno fornito finora indicazioni utili. L'inchiesta ipotizza il reato di omicidio volontario con "dolo eventuale", ossia per gli inquirenti chi lanciò la pietra quella sera accettò consapevolmente il rischio di poter uccidere.
La piccola comitiva, cinque persone in tutto nell'auto, faceva parte di un gruppo di preghiera che stava tornando a casa, verso le 23.30, da Pontirolo Nuovo, nel Bergamasco, e che percorreva la strada provinciale 121 Pobbiano-Cavenago nel comune di Cernusco sul Naviglio.