Il sindacato raggiunge con l'effetto "paura" il risultato di paralizzare la città. I mezzi pubblici rallentati dal traffico incrementato
Lo sciopero generale indetto dai sindacati di base raggiunge nonostante tutto l'obiettivo preposto, ovvero, paralizzare le città. A Milano i mezzi pubblici sono regolari ma a rallentare, e di molto, la circolazione è il traffico superiore alla media. Molti cittadini per paura di rimanere bloccati o arrivare tardi al lavoro hanno preferito il mezzo privato. L'enorme afflusso di auto sta di fatto paralizzando la città.
A Milano mezzi regolari ma traffico in tilt - A Milano lo sciopero nazionale dei trasporti pubblici indetto dalle organizzazioni sindacali CUB Trasporti, USB lavoro Privato Lombardia, SGB, Al Cobas e Sol Cobas, che hanno proclamato uno sciopero generale nazionale di 24 ore di tutti i settori pubblici e privati non sta facendo cancellare corse nelle metropolitane. Lo afferma la stessa Atm, l'azienda dei trasporti cittadina: "Il servizio sta proseguendo su tutte le linee metropolitane. Il traffico potrebbe rallentare la circolazione delle linee di superficie" e che "l'agitazione del personale delle linee di superficie e metropolitane è consentita dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio".
Il problema dei "no green pass" - Diversa invece sarà la situazione dal 15 ottobre, quando entrerà in vigore la legge che impone il green pass per entrare sui luoghi di lavoro. L'Atm a Milano ha già iniziato a ricevere comunicazioni da parte dei propri dipendenti che non è in regola e che quindi potrebbe saltare i propri turni di guida. Ecco quindi che l'azienda dei trasporti sta già cercando di porre rimedio chiamando autisti "riservisti" per sopperire a quella che potrebbe diventare una cronica carenza di personale. Dati ufficiali non ce ne sono ma se si prendono quelli regionali che parlano di una quota del 15% di non vaccinati e la si trasla su tutta la forza lavoro, allora i "no green pass" potrebbero essere davvero molti. Ogni giorno l'Atm ha almeno 100 riservisti pronti ad essere chiamati all'ultimo istante. Resta da capire se saranno sufficienti ad evitare il blocco.