A "Mattino Cinque News" l'uomo: "Mio figlio l'ha sentito il 30 maggio, diceva che era sconfortato per la scomparsa di Giulia"
Senago (Milano). "Mai ci saremmo aspettati da questa faccia d'angelo che arrivasse a una cosa del genere", ai microfoni di "Mattino Cinque News" parla il padre dell'amico di Alessandro Impagnatiello che nella notte ha confessato di aver ucciso la fidanzata incinta di 7 mesi Giulia Tramontano. "Mio figlio ha sentito Alessandro il 30 maggio e gli ha confidato di sentirsi sconfortato per la scomparsa della compagna, non mangiava da tre giorni", dice l'uomo che aggiunge: "Lo consideravano il più bello della compagnia, non aveva mai dato segni di pazzia".
La confessione - Nella notte il 30enne, in caserma a Senago, ha confessato e ha indicato dove aveva nascosto il corpo della fidanzata buttato in un'intercapedine dietro dei box in un'area non lontana dall'abitazione.
Interrogato dal pm ha detto: "Sono stato io", aggiungendo di averla colpita con due o tre coltellate". L'omicidio sarebbe avvenuto tra le 19.05 di sabato, quando una telecamera davanti all'abitazione ha ripreso per l'ultima volta Giulia, e le 20.
Poco prima si erano incontrate la fidanzata e l'amante di Impagnatiello per un colloquio chiarificatore, ma l'uomo non aveva voluto partecipare a quell'incontro. Quando la 29enne è rientrata a casa c'è stata la lite e poi l'omicidio.