Il killer di Assan Diallo è Fabrizio Butà, di origini calabresi. "Molestava la mia ragazza", ha detto al pm. Al 47enne contestato l'omicidio volontario aggravato dai futili motivi
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Un uomo è stato fermato domenica notte per l'omicidio di Assan Diallo, il senegalese ucciso sabato sera a colpi di pistola in strada a Corsico, nell'hinterland milanese. Il killer, Fabrizio Butà, 47enne di origini calabresi, ha confessato davanti al pm Christian Barilli. All'origine del delitto vi sarebbero state ripetute molestie da parte del senegalese alla sua fidanzata.
I due si sarebbero dati appuntamento sabato sera per risolvere la questione e, in un giardinetto di via delle Querce a Corsico, Butà ha sparato almeno dieci colpi, dei quali sei in faccia all'immigrato.
La sua compagna, di 36 anni, è stata arrestata per favoreggiamento personale, detenzione di arma illegale e possesso di stupefacenti. E' nel suo garage che è stata trovata l'arma del delitto. Oltre a essere accusata di favoreggiamento nei confronti del compagno, la donna potrebbe essere stata presente all'esecuzione del senegalese.
"Mi ha fischiato per chiedermi 5 euro ma io non sono mica un cane" - Butà era uscito dal carcere nel 2013 dopo aver scontato 15 anni per omicidio. Al pm Christian Barilli e ai carabinieri, ha spiegato di aver sparato perché da alcune settimane era insofferente per le diverse richieste di soldi (5-10 euro) che la vittima faceva a lui e anche alla sua convivente, malgrado gli avesse intimato di non rivolgersi mai a lei. In particolare il presunto killer ha affermato "l'altro giorno Assan mi ha fischiato per chiedermi 5 euro ma io non sono mica un cane...". I due si conoscevano da tempo perché frequentavano lo stesso bar di Corsico e si sentivano di frequente.