L'appello: "Non siate complici di questa brutalità, chi sa non si nasconda"
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"Chi sa non volga le spalle", è l'appello contenuto nella lettera trovata sul luogo dell'omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata in strada poco dopo la mezzanotte di martedì 30 luglio a Terno d'Isola, nella Bergamasca. A scriverla la zia della vittima che si chiede "Perché?" e invita, chiunque avesse visto qualcosa, a parlare senza paura.
Le parole della lettera - "Caino è chiunque non parli, chiunque non dica la verità. Nessuno può riportarcela indietro ma qualcuno può dare una spiegazione a tutto ciò - si legge nella lettera il cui contenuto è stato mandato in onda a "Pomeriggio Cinque News" -. Non siate complici di questa brutalità: Sharon è figlia di tutti, è una parte della nostra vita. Chi sa non volga le spalle, non si nasconda, ma abbia il coraggio di dare giustizia a una vita. Non siate complici di questa brutalità, chi sa non si nasconda".
La lettera scritta su un foglio A4 e inserita in una busta di plastica è stata affissa al muro della strada dove è stata aggredita la 33enne. La lettera scritta a mano non è firmata, solo più tardi la zia di Sharon ha rivelato di essere stata lei a scriverla. Lo ha confermato l'inviata del programma di Canale 5 Ilaria Dalle Palle che ha detto: "Ieri pomeriggio è stata messa questa lettera anonima scritta a mano. Una lettera importante. All'inizio si pensava che fosse stata scritta da una delle venti persone che giravano in bicicletta in zona. Si è scoperto oggi che la lettera è stata scritta dalla zia materna di Sharon, la zia preferita".