Silvio Berlusconi affidato ai servizi socialiAssisterà anziani un giorno a settimana
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Il leader di Forza Italia andrà in un centro di Cesano Boscone, nel Milanese, a scontare la condanna per il processo Mediaset. Non potrà lasciare la Lombardia, ma potrà recarsi a Roma dal martedì al giovedì
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Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso a Silvio Berlusconi la pena alternativa dell'affidamento in prova ai servizi sociali per scontare la condanna per il processo Mediaset, al netto del condono, di un anno. Il leader di Forza Italia andrà ad assistere gli anziani un giorno alla settimana in un centro a Cesano Boscone (Milano). Non potrà lasciare la Lombardia, ma è autorizzato, come da sua richiesta, a recarsi a Roma dal martedì al giovedì.
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Il provvedimento con cui il Tribunale di Sorveglianza ha concesso a Berlusconi l'affidamento in prova ai servizi sociali è stato notificato ai suoi legali. Il leader di Forza Italia, a questo punto, dopo avere firmato il verbale con le prescrizioni stabilite dai giudici, avrà colloqui, probabilmente con scadenza mensile, con il responsabile dell'Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna) di Milano. All'esito della prova, il Tribunale di Sorveglianza valuterà l'estinzione della pena.
Giovedì si era tenuta l'udienza per discutere l'istanza e il pg Antonio Lamanna aveva dato parere favorevole affinché Berlusconi, come aveva proposto l'ufficio esecuzione penale esterna, svolgesse attività di volontariato in una struttura per anziani, mentre aveva bocciato l'attività indicata dall'ex premier come motivatore in un centro per disabili del circuito delle associazione no profit a lui vicine. I giudici avevano cinque giorni di tempo, non tassativi, per depositare il loro provvedimento.
Legali soddisfatti: "Decisione equilibrata" - "La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano appare equilibrata e soddisfacente anche in relazione alle esigenze dell'attività politica del presidente Berlusconi". Lo dichiarano gli avvocati Franco Coppi Niccolò Ghedini.
Direttore centro anziani: "Non ce lo aspettavamo" - "Noi non abbiamo fatto nessuna richiesta, sono sorpreso quanto voi": così Paolo Pigni, direttore generale della fondazione Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, dove Berlusconi ha ottenuto l'affidamento ai servizi sociali. "Non ce lo aspettavamo - ha aggiunto arrivando alla struttura - . La notizia l'abbiamo appresa dalla stampa".
Il comunicato stampa del Tribunale Sorveglianza - Questo il testo del comunicato stampa firmato dal presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano, Pasquale Nobile de Santis: "Si comunica in relazione al procedimento di Sorveglianza a carico di Silvio Berlusconi, che a scioglimento della riserva di cui all'udienza, è stata depositata e notificata in data odierna alle parti l'ordinanza datata 10 aprile 2014, con la quale è stata applicata al condannato la misura alternativa dell'affidamento in prova al servizio sociale ex articolo 47 O.P.. Nelle prescrizioni lo stesso non potrà (salvo specifiche autorizzazioni) lasciare la Lombardia, ma è autorizzato, come da sua richiesta, a recarsi in Roma, presso il domicilio da lui indicato, dal martedì al giovedì, con rientro al suo domicilio in Lombardia, entro le ore 23 del giovedì stesso. Sempre nelle prescrizioni l'attività socialmente utile di volontariato è specificata presso l'istituto per anziani indicato dall'Uepe con impegno di almeno una volta alla settimana e per un tempo non inferiore a quattro ore consecutive, secondo le modalità che verranno concordate con l'Uepe".
D'Alema: "Chi è meno potente va in galera" - Quella su Berlusconi, per Massimo D'Alema, esponente del Pd, "è una decisione presa dalla magistratura con particolare attenzione al ruolo politico di Berlusconi: è comprensibile. Certo viene da pensare che cittadini meno fortunati, meno ricchi e potenti per reati molto minori vanno semplicemente in prigione. E' una giustizia a velocità variabili".