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Otto misure cautelari. Gli ultras coinvolti tutti a titolo personale, cioè senza il coinvolgimento delle tifoserie organizzate
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La polizia di Milano ha eseguito otto misure cautelari smantellando un traffico di stupefacenti. Le persone indagate portavano ingenti quantitativi di droga dal Marocco e dal Sudamerica. Ci sono anche ultras della Curva Sud, cuore del tifo milanista allo stadio Meazza, tra cui Luca Lucci, capo ultras. Tre indagati sono stati portati in carcere, quattro agli arresti domiciliari e uno sottoposto all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con divieto di dimora.
Gli ultras coinvolti, tutti a titolo personale, cioè senza il coinvolgimento delle tifoserie organizzate di cui facevano parte, sono tre. L'indagine è stata effettuata dalla sezione Antidroga della Squadra mobile di Milano.
Effettuate numerose perquisizioni in abitazioni nelle province di Milano, Bergamo, Lodi e Monza Brianza.
In carcere Lucci E' finito in carcere Luca Lucci, capo della Curva Sud milanista, nell'inchiesta per traffico di droga. Lucci, coinvolto in molte inchieste negli ultimi anni e arrestato per droga in passato, è diventato noto perché si fece f tografare il 16 dicembre 2018 assieme all'allora vicepremier Matteo Salvini in occasione della festa per i 50 anni della Curva Sud. Inoltre, era stato condannato per aver sferrato un pugno, nel derby Milan-Inter del 15 febbraio 2009, al tifoso interista Virgilio Motta facendogli perdere un occhio.