Intossicata una famiglia nel Milanese. L'azienda ritira il prodotto ma si difende: "Non esiste nessuna informazione che permette di attribuire ciò"
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Il ministero della Salute ha pubblicato un richiamo per il ritiro dai supermercati di un lotto di spinaci millefoglie surgelati per "sospetta presenza di foglie di mandragora" dopo che una famiglia nel Milanese era finita in ospedale per intossicazione alimentare. Il prodotto, dice il testo del ministero, "non deve essere consumato". I carabinieri del Nas stanno provvedendo al ritiro del lotto, insieme all'azienda produttrice che però si difende: "Non provata la presenza di mandragora negli spinaci".
Una famiglia intossicata Nel Milanese saranno le analisi a stabilire se mischiate a una busta di spinaci surgelati c'erano anche foglie di mandragora, che hanno mandato all'ospedale una famiglia per intossicazione alimentare. Le vittime, padre, 60 anni, madre di 55 e figli di 16 e 18 anni sono state dimesse. Chi se l'è vista più brutta è stato il capofamiglia tenuto in osservazione due giorni: era in stato confusionale e presentava disturbi neurologici. La pianta della mandragora ha infatti proprietà allucinogene. I quattro erano arrivati in ospedale nella notte tra sabato e domenica, con sintomi di un'intossicazione alimentare. Per il capofamiglia è stato comunque necessario il ricovero mentre i congiunti, tenuti in osservazione per alcune ore, sono stati dimessi. Il Centro Antiveleni ha indirizzato i sanitari verso la causa dei malesseri, compatibili con la contaminazione negli spinaci, mangiati la sera a cena, di foglie di mandragora, erba che può infestare i campi delle coltivazioni di vegetali commestibili.
La difesa dell'azienda coinvolta L'azienda coinvolta ha ritirato in via "precauzionale" alcuni lotti del prodotto, ma - si difende - "non esiste nessuna informazione che permette di attribuire la presenza di foglie di mandragora" ad alcuni lotti di spinaci surgelati. E' quanto si legge in una nota. La decisione del ministero, spiega la ditta produttrice, è stata presa "in seguito al caso di sospetta intossicazione da anticolinergici potenzialmente causata dal consumo di un pasto a base di diversi tipi di verdure, tra cui il prodotto surgelato. Le autorità sanitarie ipotizzano che i sintomi dell'intossicazione siano compatibili con l'ingestione di foglie di mandragora". "A oggi - prosegue la nota - sono in corso accertamenti da parte delle autorità su tutte le verdure consumate per cui non esiste nessuna informazione che permette di attribuire la presenza di foglie di mandragora nei prodotti surgelati con scadenza agosto 2019".
Coldiretti: mandragora in autunno si confonde con borragine "L'avvelenamento da verdure non commestibili è molto diffuso soprattutto nel periodo autunnale, quando molti appassionati si recano in campagna per raccogliere vari tipi di verdure". E' quanto osserva Coldiretti in merito all'annuncio da parte del ministero della Salute di un richiamo per il ritiro dai supermercati di un lotto di spinaci surgelati per "sospetta presenza di foglie di mandragora". L'organizzazione agricola sottolinea che la mandragora autunnale (Mandragora autumnalis), velenosa, viene spesso scambiata per borragine (Borago officinalis) che è invece commestibile e utilizzata per minestre, frittate, risotti e ripieno di ravioli. Coldiretti ricorda inoltre che la mandragora è definita la pianta delle streghe ed è uno degli ingredienti principali per la maggior parte delle pozioni mitologiche e leggendarie. "Il fatto che le radici siano caratterizzate da una peculiare biforcazione che ricorda la figura umana - aggiunge Coldiretti -, insieme alle proprietà anestetiche ha probabilmente contribuito a far attribuire alla mandragola poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari". "Citata da Machiavelli fino a Harry Potter, nell'antichità alla mandragora - conclude Coldiretti - venivano accreditate virtù afrodisiache mentre nel medioevo qualità magiche e non è un caso che fosse inclusa nella preparazione di varie pozioni".
Aggiornamento del 9 ottobre "Le analisi effettuate dall'Agenzia di Tutela della Salute della Città Metropolitana di Milano confermano che con c'è presenza di sostanze anticolinergiche all’interno del prodotto", comunica l'azienda il 9 ottobre. "Gli esiti delle analisi effettuate dall’ATS Milano sui lotti di spinaci surgelati richiamati, come misura precauzionale, nei giorni scorsi - si legge nella nota ufficiale - sono negativi: non rivelano la presenza di sostanze anticolinergiche responsabili della sospetta intossicazione da mandragora". "Siamo molto contenti dell’esito delle analisi - conclude l'azienda - per poter rassicurare i nostri consumatori e clienti. La loro sicurezza è per noi una priorità assoluta e la garantiamo continuamente grazie a controlli effettuati su tutta la filiera, a partire dal campo con i nostri agronomi. Confido che i consumatori capiranno che il ritiro dei nostri prodotti è stato solo un atto di responsabilità e prevenzione".