"VI RACCONTEREI INGIUSTIZIE SUBITE"

Spari Milano, Giardiello non risponde al gip: "Racconterò ingiustizie subìte"

Il killer ha continui e sospetti malori, forse frutto di una strategia difensiva. Ad avviso dello psichiatra del carcere di Monza, è "totalmente capace di partecipare" alle fasi processuali. L'ex moglie: "Non è un folle"

13 Apr 2015 - 13:13
 © ansa

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Claudio Giardiello, l'immobiliarista che giovedì ha ucciso tre persone in Tribunale a Milano, non ha risposto alle domande del gip di Monza. Mentre si trovava in carcere, l'uomo è svenuto diverse volte. Dopo l'ultima, era in stato confusionale e non riconosceva nemmeno il suo difensore. Si ipotizza che la sua sia una strategia per ottenere l'infermità mentale. L'ex moglie: "Non è un folle, ha aiutato tante persone".

Simulazione, questo è il sospetto, che rientrerebbe in un piano ben preciso: il tentativo di ottenere la dichiarazione di infermità mentale con l'obiettivo di uscire dal carcere e arrivare a un trattamento e a una pena più mite.

Giardiello non risponde al gip - Giardiello si è avvalso della facoltà di non rispondere. "Cosa volete che vi dica, se mi hanno visto... è troppo lunga da raccontare. Vi racconterò tutte le ingiustizie che ho subìto", ha detto al gip Patrizia Gallucci. Il suo avvocato Nadia Savoca ha parlato di "stato confusionale" in cui verserebbe il suo assistito.

Per psichiatra "piena capacità Giardiello" - Ad avviso dello psichiatra del carcere di Monza, Giardiello è "totalmente capace di partecipare" alle fasi processuali. E' anche per questo che il gip non ha accolto un'istanza del suo difensore che puntava ad ottenere una perizia sulla capacità di Giardiello di essere sottoposto all'interrogatorio di garanzia. Dagli accertamenti, dopo il malore avuto sabato, è emerso che l'uomo ha avuto un mancamento temporaneo ma non presenta patologie.

L'ex moglie: "Troppo facile dire che è un folle"
- "E' troppo facile dire che è un folle impazzito". Così Claudia Siena commenta gli svenimenti in carcere dell'ex marito. "Ho letto e sentito colleghi che hanno parlato di un raptus di un pazzo, di una persona psicologicamente fuori controllo. Ma nessuno si sta fermando a ricordare il lato umano di Claudio. Quello che ha fatto per aiutare tanta gente nel mondo del lavoro. La stessa gente che l'ha affossato e lasciato affondare", dice la donna al Corriere della Sera. "Perché Claudio ha cambiato così tanti avvocati? Possibile che non ce ne fosse uno che gli andava bene? Oppure gli avvocati non si sono impegnati come avrebbero dovuto, hanno lasciato che le cose andassero per la loro strada senza intervenire?".

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