L'imprenditore-omicida è da due mesi in cella. ""Ho un grande vuoto qui", dice a un consigliere reginale che lo è andato a trovare nel carcere di Monza
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Chiede perdono Claudio Giardiello, l'uomo che entrò armato nel Palazzo di Giustizia di Milano dove uccise tre persone. "Ho un grande vuoto qui", dice in carcere a due mesi di distanza dal delitto, come riporta La Repubblica. L'imprenditore, detenuto a Monza, è passato dall'isolamento alla condivisione della cella con un altro carcerato. "Chiedo sempre perdono alla mia compagna e ai miei figli che mi vengono a trovare", aggiunge.
Giardiello ha lo sguardo fisso nel vuoto, sembra assente e confuso. "Sono pieno di pensieri", ha confidato a un consigliere regionale della Lombardia che lo è andato a trovare in cella. E quando qualcuno gli chiede se vuole chiedere perdono anche alle famiglie delle vittime, l'imprenditore fa un cenno affermativo con la testa e non dice altro.
Sotto i colpi della sua pistola rimasero uccisi il giovane avvocato Lorenzo Claris Appiani, l'ex socio Giorgio Erba e il giudice fallimentare Fernando Ciampi.