Ordine della Procura di Torino nell'inchiesta condotta dal procuratore Guariniello. Salta l'infusione per Noemi, il padre: "Siamo sconvolti"
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"I Nas di Torino hanno sequestrato le cellule staminali agli Spedali Civili di Brescia". Lo ha detto Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation. Andolina, confermando il nuovo atto della Procura di Torino nell'ambito dell'inchiesta del procuratore Guariniello sulla vicenda Stamina, ha poi aggiunto che "le infusioni sono bloccate. Sembra che ormai sia reato ottemperare alle sentenze dei tribunali".
"Il direttore generale degli Spedali Civili di Brescia Belleri ha telefonato personalmente al papà di Noemi per avvisare che non sarà fatta l'infusione", ha sottolineato Andolina. Il sequestro preventivo di apparecchiature e cellule staminali è stato disposto dal Tribunale di Torino su richiesta del pm Raffaele Guariniello. La conferma è arrivata da fonti giudiziarie torinesi.
Il sequestro sarebbe stato disposto per impedire la prosecuzione di "attività delittuose". Il provvedimento, di 80 pagine, è del gip Francesca Christillin e affida al direttore della struttura sanitaria la custodia delle cellule e delle attrezzature, dovrà occuparsene e "salvaguardando la vitalità delle cellule e la funzionalità di ogni materiale".
I pareri negativi delle autorità sanitarie italiane come l'Aifa, il Ministero della Salute, board di saggi e comitati tecnici scientifici, oltre a una pronuncia della Corte di giustizia europea, permettono alle toghe piemontesi di superare lo scoglio delle sentenze favorevoli dei 164 giudici italiani, che nella sostanza non si pronunciarono sulla validità scientifica: viene citato un giudice di Trapani che, nel suo provvedimento, sottolinea che "non sa e non può sapere" se la metodica Stamina funziona o meno.
Il papà di Noemi: "Siamo sconvolti" - Siamo sconvolti stavamo partendo in vista del ricovero di Noemi domani. Sono riusciti nel loro intento, mentre la legge ci aveva dato ragione". Sono le prime parole rilasciate alla stampa dal padre della bimba di due anni di Guardiagrele (Chieti) affetta da Sma1. "Ci si mobilita per la Sla, mentre i malati di Sma sono lasciati soli. Se qualcuno può aiutarci lo faccia", ha affermato.
Vannoni: "Rischio alto di non riprendere le attività" - "Il rischio che Stamina non riprenda più le attività è molto alto. Non potendo più disporre di materiale da infondere non possiamo certo svaligiare la criobanca, ma credo che le famiglie non abbandoneranno la battaglia per la difesa dei loro diritti e questo mi fa ben sperare". E' quanto afferma il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, che commenta così la notizia del sequestro preventivo da parte dei Nas di apparecchiature e cellule staminali a Brescia.
Andolina a Vannoni nel 2011: "Brescia è nostra" - "Brescia è nostra a 360 gradi". Questo il messaggio di posta elettronica che Marino Andolina, medico chirurgo (ora in pensione) a Trieste, scriveva a Davide Vannoni, il padre della metodica Stamina, nel 2011. Il particolare è emerso dal procedimento che ha portato ai sequestri agli Spedali Civili di Brescia. Andolina è indagato con Vannoni a Torino per associazione per delinquere.