Abusavano delle giovanissime dopo aver fatto ingerire loro grandi quantità di alcol. Le indagini erano partite a dicembre
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Tre sudamericani di 24, 33 e 60 anni sono stati arrestati dal Nucleo Tutela Donne e Minori dell'Unità investigazioni e prevenzione della polizia locale di Milano per violenza sessuale nei confronti di due minorenni, con l'aggravante dell'uso di alcol e, in un caso, per aver realizzato e poi diffuso video pedopornografici. Gli arresti risalgono al primo febbraio e le indagini sono partite a dicembre.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Francesca Gentilini, sono iniziate lo scorso 4 dicembre, quando una ragazza di 14 anni si è presentata alla clinica Mangiagalli di Milano, dicendo di aver subito violenza da parte di un conoscente 24enne e di un 30enne.
La denuncia della 14enne - La studentessa aveva preso appuntamento con il 24enne in zona Bignami, dove avrebbero dovuto incontrarsi anche con altri amici, secondo quanto le aveva detto il ragazzo il giorno precedente. All'appuntamento, però, c'era solo l'amico e il 33enne, così i tre hanno acquistato alcolici in un supermercato e sono andati in uno scantinato in zona.
La 14enne ha raccontato agli investigatori che dopo aver bevuto il primo bicchiere ha iniziato a non sentirsi bene, ma ha continuato spinta dei due maggiorenni. Al terzo bicchiere, però, ha avuto un mancamento e quando ha riaperto un attimo gli occhi si è accorta che il conoscente la stava molestando. La vittima non è riuscita a opporsi perché troppo stordita dalla sostanza sciolta nella birra. Si è risvegliata qualche ora dopo.
Persi i sensi nuovamente, si è poi svegliata intorno alle 16.30, si è fatta restituire il cellulare che le avevano tolto e riaccompagnare a casa. Nel tardo pomeriggio, al rientro della madre, la 14enne le ha raccontato quanto accaduto durante la giornata e insieme sono andate al pronto soccorso.
Le intercettazioni telefoniche hanno confermato il racconto della vittima, mentre con le testimonianze di altre persone gli investigatori sono riusciti a risalire a un'altra ragazza violentata lo scorso marzo sempre dal 24enne in concorso con il 60enne, entrambi conoscenti della vittima.
In questo caso, il più giovane ha anche realizzato e poi diffuso dei video della violenza sessuale commessa mentre lei era priva di conoscenza, a causa delle quantità di alcol assunte.