Mostrò dito indice a una telecamera dopo l'attentato, la Procura di Berlino: "Sapeva di essere ripreso"
A distanza di quasi due settimane dalla morte di Anis Amri, nessuno ha finora reclamato la salma del tunisino autore della strage di Berlino. Il corpo è quindi ancora a disposizione delle autorità giudiziarie italiane che aspettano gli esami tossicologici per chiarire se il terrorista abbia fatto uso di droghe. "L'ho rinnegato e così tutta la famiglia", aveva detto la madre di Amri, intervistata all'indomani della sua uccisione.
Nel frattempo l'autopsia, disposta dalla Procura di Monza, ha confermato che l'uomo è stato colpito da due proiettili, uno alla testa e uno al torace. Pur rinnegandolo per quello che ha fatto, la madre aveva dichiarato: "Sono sicura che non lo ha fatto di sua volontà: era giovane, qualcuno lo ha spinto a compiere questa strage. Non so come abbiano fatto a indottrinarlo".
Il dito indice a una telecamera - Spunta intanto anche un altro video che ritrae Anis Amri alla stazione di Zoologischer Garten di Berlino. A pochi metri dal luogo dove aveva compiuto l'attacco e consapevole di essere ripreso, l'uomo ha mostrato alla telecamera il dito indice, riferisce la portavoce della Procura generale in una conferenza stampa a Karlsruhe.