Il neofascista, condannato all'ergastolo in Cassazione, è stato rintracciato a Fatima dopo essere risultato irraggiungibile per giorni
Maurizio Tramonte © ansa
La polizia portoghese, su segnalazione del Ros, ha arrestato a Fatima Maurizio Tramonte, condannato all'ergastolo in Cassazione per la strage di Piazza della Loggia. Il neofascista risultava irraggiungibile da diversi giorni. All'altro condannato, Carlo Maria Maggi, gravemente malato, il provvedimento è stato notificato dai carabinieri nella sua abitazione a Venezia. "Non ho parlato con Tramonte dopo la sentenza", aveva affermato il suo legale.
Il 28 maggio, in occasione dell'anniversario della strage, Tramonte aveva dichiarato: "Sono sicuro che avrò giustizia e così anche i familiari delle vittime perché mi assolveranno e cercheranno i veri colpevoli".
Niente ergastolo per Maggi - "Carlo Maria Maggi sta molto male, una situazione non compatibile con la carcerazione. Ora la giustizia ordinaria deciderà il da farsi", commenta l'avvocato Mauro Ronco, legale del condannato per la strage di Piazza della Loggia. Il provvedimento di esecuzione della pena all'ergastolo è stata infatti sospesa e commutata negli arresti domiciliari.
Sindaco di Brescia: "La sentenza è la vittoria della città" - "È la vittoria di una città che testardamente ha voluto la verità processuale che non era scontato arrivasse". Così il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, ha commentato la condanna all'ergastolo per Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte. "La sentenza rivela in maniera chiara la matrice politica di quella strage e mette un punto fermo sulla verità storica che era ampiamente acquisita ma che oggi si consolida", ha aggiunto il primo cittadino.
"Devo dire grazie alla magistratura che ha svolto una funzione inquirente e giudicante dimostrando grande coraggio. Seppur tardivamente le istituzioni hanno vinto la partita", ha concluso Del Bono.