La strage di Erba
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In studio a "Quarto Grado" il Sostituto Procuratore di Milano: "Io nè colpevolista, nè innocentista, ho sollevato gravissimi dubbi"
"Sulla strage di Erba non sono nè innocentista, nè colpevolista", ospite in studio a "Quarto Grado" il Sostituto Procuratore di Milano Cuno Tarfusser spiega le motivazioni sulla sua richiesta di revisione della condanna all'ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi. "Credo di aver sollevato una serie di gravissimi dubbi", afferma. Sulle confessioni rese dai due coniugi il magistrato spiega: "La metodologia usata e l'ambiente creato sono stati fortemente suggestionabili". Secondo Tarfusser la confessione resa da Olindo e Rosa durante il secondo interrogatorio dai carabinieri, il 10 gennaio 2007, sarebbe avvenuta sotto una "pressione fortissima".
Nel corso dell'intervista a Gianluigi Nuzzi ai microfoni di Rete 4, il Sostituto Procuratore di Milano ha spiegato la sua posizione anche in merito alla macchia di sangue ritrovata nell'auto di Olindo: "Non c'è nessuna prova che la macchia di sangue analizzata provenga da quella vettura", dice il magistrato che poi pone l'accento sui progressi scientifici e di come l'analisi tecnico-scientifica fatta oltre 15 anni fa "dia un quadro completamente diverso".
Sulla testimonianza resa dall'unico sopravvissuto alla strage Mario Frigerio, morto nel 2014, Tarfusser afferma: "Il riconoscimento di Frigerio è stato a tappe, ci sono tanti dubbi che devono essere riesaminati".
Infine alla domanda su chi, secondo lui, la sera dell'11 dicembre 2006, uccise le 4 persone scagiona Olindo e Rosa: "Penso che siano stati uccisi da altri. La Corte d'Appello di Brescia farà un distaccato e approfondito giudizio sulle prove nuove, insieme a quelle vecchie, e arriverà a una decisione che accetterò serenamente", spiega il magistrato.
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