E' un 26enne accusato di "omissione di soccorso": già due volte gli era stata ritirata la patente per guida in stato d'ebbrezza. Dopo lo schianto Fumagalli si fermò per aiutare due giovani ma fu travolto da un'altra auto
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La Polizia Stradale ha arrestato un giovane sospettato di aver causato l'incidente a seguito del quale, nell'aiutare i feriti, ha trovato la morte Eugenio Fumagalli, un taxista di 47 anni, travolto da altre auto che sopraggiungevano. Lo ha comunicato la Questura di Milano. Si tratta di un 26enne, accusato di "fuga ed omissione di soccorso". L'incidente era avvenuto verso le ore 03:30 del 13 gennaio scorso lungo la SP35 Milano-Meda.
La dinamica dell'incidente - L'incidente era avvenuto intorno alle 3.30 nei pressi dello svincolo di Binzago lungo la carreggiata Nord nel territorio di Cesano Maderno (Milano). Da una prima ricostruzione, sembra che Fumagalli, fuori servizio, si fosse fermato per aiutare due giovani rimasti incastrati tra le lamiere della loro auto che pare fosse stata tamponata da quella del 26enne.
Patente già ritirata due volte per guida in stato d'ebbrezza - Il 26enne arrestato per omissione di soccorso aveva subito già due volte il ritiro della patente. Lo ha spiegato la polizia stradale che aveva fermato il ragazzo già nelle ore successive all'incidente. Oggi è arrivata la convalida del fermo da parte del gip di Monza e il pirata della strada è stato posto agli arresti domiciliari. Secondo quanto spiegato in questura a Milano, il giovane, un operaio che vive con i genitori a Lazzate (Monza e Brianza), nel 2013 e nel 2014 era stato sanzionato per guida in stato d'ebbrezza. Aveva appena riottenuto la patente nello scorso novembre