La donna era stata arrestata in Siria a settembre dal Ros e riportata in Italia assieme ai 4 figli, poi affidati ad una comunità
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Alice Brignoli, la foreign fighter italiana moglie del defunto militante Isis Mohamed Koraichi, è stata condannata a 4 anni di carcere al processo in abbreviato a Milano, con l'accusa di terrorismo internazionale. La donna era stata arrestata in Siria a settembre dal Ros dei carabinieri e riportata in Italia con i 4 figli, poi affidati a una comunità. I pm Cajani e il capo del pool antiterrorismo di Milano Nobili avevano chiesto una condanna a 5 anni.
Brignoli, detta "Aisha" come si faceva chiamare dopo la conversione, viveva in provincia di Lecco prima di partire insieme a marito e figli per la Siria. Lei e il marito erano tra i sei destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito di un blitz di Digos e Ros dell'aprile 2016 che portò all'arresto di 4 persone: Abderrahim Moutaharrik, campione di "muay thai" legato all'Isis e che nelle intercettazioni diceva di essere disposto a compiere attentati in Vaticano, la moglie Salma Bencharki, Abderrahmane Khachia e Wafa Koraichi, sorella di Mohamed, marito della donna.
La gup Cardamone ha anche stabilito una provvisionale, immediatamente esecutiva, per ognuno dei quattro figli della donna, assistiti dall'avvocato e curatore speciale Silvia Belloni che ha deciso di costituirsi parte civile nel processo. "La costituzione di parte civile è stato un gesto di responsabilità nei loro confronti", ha spiegato l'avvocato Belloni dopo la sentenza.