ALL'ALBA

Terrorismo, maxi-blitz della Digos Fermati i familiari della jihadista italiana

Arresti in Lombardia e a Grosseto. Maria Giulia Sergio, la nostra connazionale convertita all'Islam, è in Siria a combattere con il marito per la Jihad

01 Lug 2015 - 12:52

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Vasta operazione della polizia di Stato contro il terrorismo internazionale. L'operazione, denominata "Martese", prevede numerosi arresti e perquisizioni nelle province di Milano, Bergamo, Grosseto e in una città dell'Albania. Dieci le persone arrestate: si tratta di 4 cittadini italiani, 5 albanesi e un cittadino canadese. Sono tutti accusati a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo.

Terrorismo, maxi-blitz della Digos Fermati i familiari della jihadista italiana

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Presi genitori e sorella dell'italiana jihadista - Tra gli altri, la Digos ha catturato anche il padre, la madre e la sorella di Maria Giulia Sergio, la giovane italiana partita tempo fa per andare a combattere in Siria. La famiglia della ragazza vive a Inzago, nel Milanese. Arrestato inoltre lo zio di lei, mentre il marito albanese e la madre di quest'ultimo sono anch'essi in Siria a combattere per la Jihad.

Al padre e alla madre di Maria Giulia Sergio è stato contestato l'articolo 270 quater del codice penale che punisce chi organizza la partenza di combattenti con finalità terroristiche, come previsto dal decreto legge antiterrorismo approvato in via definitiva lo scorso aprile. Come anticipato dal quotidiano Il Giornale, la Sergio, dopo la conversione all'Islam, era poi partita insieme al marito verso la Siria, per raggiungere lo Stato Islamico e partecipare alla Jihad.

Tra gli arrestati quattro convertiti all'islam - Arrestati nel complesso quattro italiani, un canadese e cinque albanesi, accusati a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo (associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico - partecipazione) e di organizzazione del viaggio per finalità di terrorismo (organizzazione di trasferimenti per finalità di terrorismo).

Le attività tecniche degli investigatori, spiega una nota della polizia, hanno consentito di ricostruire il percorso seguito dalla giovane coppia per raggiungere la Siria.

Attraverso l'intercettazione dell'utenza, in uso a un coordinatore dell'organizzazione dei foreign fighters dello Stato Islamico, è stato possibile ricostruire l'attività di smistamento degli stranieri che da varie parti del mondo partono per raggiungere il Califfato.

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